Apprendiamo con grande preoccupazione che l’attività operatoria dell’IrccsCrob è a rischio di stop per carenza di anestesisti. A fronte del grande impegno profuso dalla Direzione strategica dell’Istituto oncologico lucano per riuscire a superare un’atavica insufficienza di professionisti indispensabili per garantire il funzionamento dei dipartimenti chirurgici, a oggi il problema risulta quanto mai grave e attuale.
Nell’ultimo biennio il Crob ha attivato tra avvisi pubblici, bandi di mobilità e bandi di concorso una decina di procedure di reclutamento di medici specializzati nella disciplina di Anestesia e Rianimazione senza riuscire a risolvere la carenza di medici anestesisti.Al fine di non avere ripercussioni nell’ambito chirurgico e garantire il risveglio e/o il ricovero protetto in ambito intensivo fino alla completa stabilizzazione delle condizioni cliniche del paziente, con deliberazione n.270/2019 l’Istituto aveva approvato una convenzione per l’utilizzo dei cardioanestesisti dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo con scadenza al 2 ottobre prossimo, rimodulata nello scorso mese di febbraio con modifiche atte ad andare incontro alle esigenze espresse dai professionisti, ma l’azienda ospedaliera ha deciso di tornare sui suoi passi e lasciare, dalla mattina alla sera, l’oncologico lucano senza l’apporto dei suoi specialisti.
Riteniamo questa una scelta profondamente sbagliata e dannosa per i pazienti oncologici sia lucani che provenienti da fuori regione che si affidano alle cure del nostro Istituto di ricerca e crediamo che sia indispensabile un intervento da parte dell’Assessore regionale al fine di continuare ad assicurare tutte le prestazioni dell’IrccsCrob, e, al contempo, tutelare il diritto alla salute dei cittadini lucani. L’assessore si faccia garante di un diritto che deve essere sovraordinato a qualunque questione o controversia che possa intervenire tra le Aziende
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