«Vito Bardi è troppo “distante”: Programmi una visita in ogni comune» Il primo cittadino di Pignola «L’ho invitato a vedere la situazione al Pantano,
ma non è venuto. La sensazione è che -come sindaci- siamo lasciati a noi stessi» di Walter De Stradis
In tasca ha la tessera del Pd, ma a maggio 2023 è stato eletto sindaco di Pignola (Pz) nella lista civica “Obiettivo Comune”. Antonio De Luca, quarantacinque anni, laureato in economia, attualmente ha sul comodino “Zero al Sud”, un testo di Marco Esposito incentrato sui “divari territoriali”,
Chiariamo innanzitutto un arcano:
chiedendo a “Google” quale sia il comune più vicino a Potenza, a volte esce Tito e a volte esce Pignola.
(sorride) Credo che non ci siano proprio dubbi: è Pignola. Siamo a sei chilometri di distanza; ma c’è ormai anche una contiguità territoriale notevole, in virtù della SP5, tutta completamente illuminata. Senza contare nel tragitto- abitazioni, nuclei abitati, villette, case sparse. Il tutto ci rende una sorta di
“naturale estensione” del Capoluogo, sia dal lato della SP5, sia dal lato del lago.
E quali vantaggi offre questa contiguità col Capoluogo? C’è un rapporto istituzionale privilegiato? Ci sono dei progetti in essere? Andiamo con ordine. Con l’attuale
sindaco Vincenzo Telesca (così come col suo predecessore) abbiamo degli ottimi rapporti, che ci consentono anche di poter programmare e guardare un po’ insieme al
nostro territorio. Stiamo lavorando insieme anche ad altri comuni della cosiddetta “area urbana” della città di Potenza (Tito, Brindisi, Pietragalla, Picerno, Vaglio etc.). https://youtu.be/ts6cQtf-I7Y

Stiamo ragionando per la programmazione e la possibilità di avere dei fondi da parte della Regione Basilicata.
Quale potrebbe essere un’azione concreta? Pensando alla possibilità che offre proprio Pignola, la zona del lago, la zona del verde, il patrimonio ambientale naturale che abbiamo in quella che è un’area a servizio principalmente della città di Potenza, oltre che dei Pignolesi, ma anche della vicina città di Tito. E’ un’area che si presta naturalmente a questa missione “ragionamento unico”.
A proposito di quell’area, proprio stamattina è arrivata la seguente nota del consigliere regionale Lacorazza: «Il 30 settembre, alle ore 13:00 è scaduto l’avviso
pubblico dell’ex Consorzio Industriale di Potenza (in liquidazione) per la vendita dell’area, ex complesso OASI WWF, nel Comune di Pignola. Siamo in trepida attesa
per conoscere l’esito della procedura da cui potrebbero dipendere molte cose. È da un anno che seguiamo passo dopo passo la vicenda, accanto al Comune di Pignola,
affinché l’area rientri nella proprietà della Regione, si sblocchino i lavori di competenza della Provincia di Potenza, si affronti il tema della gestione e si mettano
in cantiere nuovi investimenti».
Esatto, la storia è abbastanza lunga, purtroppo. Il progetto di riqualificazione della Centro WWF Oasi di Pantano era finanziato dalla Regione Basilicata e affidato
anche in dialetto, cosa gli direbbe? Bisogna… Adesso non mi viene il modo di dirlo in dialetto, ma gli direi che bisogna essere più concreti. Perdersi in poche
chiacchiere è più facile.
Pignola che momento vive? Che rapporto c’è tra nascite, dipartite e –soprattutto- spopolamento? Da questo punto di vista non abbiamo grandi
difficoltà, è un comune che ha circa 50 nascite De Stradis e De Luca all’ “Art Restaurant” al soggetto attuatore Provincia di Potenza
(che già lo mise a gara e individuò anche una ditta per eseguire i lavori di riqualificazione).
Nel momento in cui il Consorzio va però in liquidazione e nel suo piano di alienazione inserisce anche quest’area (il centro visite dove c’era il WWF, ove c’era tutta una serie di attività), questa cosa blocca un po’, sempre in Regione, la procedura di finanziamento.
Si accorgono che se quest’area deve essere finanziata da un progetto regionale (che è poi, alla fine, un programma europeo), deve avere il vincolo della inalienabilità per cinque anni. Il Consorzio a questo punto non fa entrare la Provincia e chiede, per farla breve, indicazioni da parte della Regione Basilicata.
E quindi?
Dopo tanto parlare, tante riunioni, si arriva a questa ipotesi: la Regione mette nell’ultima delibera di giunta regionale (a fine 2024), ulteriori somme, pari a circa 375 mila euro, per l’acquisizione dell’area. Ciò consente anche di poter successivamente autorizzare la Provincia per l’esecuzione dei lavori.
Comprendete bene, però, che ora ci sarà un
altro tipo di problema: siccome sono passati
già tre anni da questa situazione -dal che la
Provincia aveva già stanziato questi soldi
e realizzato anche la gara- probabilmente
bisognerà rivedere un attimino i prezzi,
immagino, e ci sarà la possibilità di capire
f
in dove si potrà arrivare. Considerate che
questo era un progetto che prevedeva la
riqualificazione del centro visite, dei percorsi
naturali all’interno dell’oasi e anche la
possibilità di creare due affacci sul lago,
nella zona attualmente pedonale dell’area,
per permettere alle persone di vederlo, questo
lago! Perché il principale problema che
abbiamo su quella zona, in questo momento,
è quella recinzione bruttissima di cemento
che non permette ai visitatori di guardare,
vedere e godere della bellezza del lago.
Tradotto: quanto tempo bisognerà
aspettare?
Non dipende dal Comune di Pignola (che
purtroppo è spettatore), bensì da Provincia,
Regione e Consorzio, che dovranno sbrigare
quest’ultima pratica dell’avviso e chiudere la
cosa. Noi, dal canto nostro, continueremo a
fare pressing perché è una
zona per noi importantissima per il rilancio
dell’area. E’ ricca di attività, i privati stanno
costruendo tanto: piscine, maneggi, c’è il
campo da golf, c’è l’avio-superficie, ci sono
ristoranti, pizzerie. E’ un’area che potrebbe
dare davvero tanto, e ulteriore, sviluppo a
tutto il territorio.
Ha sfiorato comunque un tema che era
nella mia lista. Quali sono i rapporti con
la Regione? Sa, incontrando qui a tavola
alcuni suoi colleghi sindaci, è emersa
una critica su una certa “distanza”
del governatore Bardi, così come la
tendenza di questi a demandare troppo
politicamente.
La mia opinione credo sia uguale a quella dei
colleghi sindaci. Noi, ovviamente, per ogni
cosa dialoghiamo con tutti gli uffici regionali,
con la giunta, con gli assessori, perché
un sindaco deve mettersi in prima linea a
cercare delle opportunità, delle soluzioni
concrete per il proprio territorio. Tuttavia,
notiamo quello che viviamo sulla pelle, e
cioè che effettivamente c’è una distanza, c’è
una mancanza. Bardi l’ho anche invitato a
venire a vedere realmente le condizioni del
lago, ma non è mai venuto. Pertanto gli
consiglierei di colmare questa distanza che
viviamo nei territori; la sensazione è che -come sindaci- siamo lasciati a noi stessi, ci
sentiamo un po’ abbandonati nel mare delle
procedure che abbiamo da portare avanti,
nell’ordinario e nello straordinario, nei
nostri comuni. Lottiamo cioè con strutture
di personale (come è il caso di Pignola),
di capacità amministrativa davvero ridotte
all’osso. Dobbiamo inoltre correre contro
questa “moda” che si sta dando adesso
in tutti i bandi: vediamo procedure “a
sportello”, sia a livello regionale sia
ministeriale, per cui si favorisce chi arriva
prima, chi ha più capacità amministrativa,
una struttura più forte (anche in termini di
dipendenti comunali), e ha più facilità anche
nel presentare progetti. Chiederei perciò
al Presidente Bardi di programmare una
visita in ogni comune. Com’era quel vecchio
slogan? “Un computer in ogni casa”.
E quindi, “Un Presidente in ogni Comune”.
Se potesse prenderlo sotto braccio, magari
all’anno di media, che si mantiene suoi
7.000 abitanti. Abbiamo anche tantissime
famiglie che continuano a scegliere Pignola,
tantissimi bambini…
Ma ci vengono anche da Potenza a vivere
a Pignola?
Vengono da Potenza (la vicinanza e i prezzi
delle case sono molto convenienti) e negli
ultimi anni da noi si sono trasferiti anche
vari nuclei provenienti da paesi anche più
lontani dal Capoluogo.
Ho letto che attualmente il suo paese, come
altri in Basilicata, ha però il problema del
medico di medicina generale…
In questo momento sì, manca ancora un
medico. Io ho chiesto all’ASP, perché un
medico è andato in pensione, un altro ha
avuto un problema di salute e si è ritirato
dall’esercizio della professione; chiedo
quindi che questi due vengano sostituiti
almeno da uno nuovo. Ho pure un’altra
dottoressa che sta per andare in pensione nel
mese di dicembre. E sono tre. Mi rispondono
“Sì, però c’è un medico che ha ancora spazio”.
Ho capito, dico io, ma diamo la possibilità
a tutti i pazienti, perché molti di loro stanno
andando da altri medici, di altri comuni.
Pertanto, credo, che il prossimo medico
spetti anche alla comunità di Pignola.
Lei è sindaco solo da due anni, ma per cosa
vorrebbe essere ricordato, un domani?
C’è una frase di Cesare Pavese che ho usato
in campagna elettorale: “Un paese vuol dire
non essere soli”. Quello che ho notato, in
questi primi due anni di mandato, è che anche
nel mio comune c’è tanta difficoltà, tanto
disastro, tanta solitudine. Quindi le persone
hanno necessità di avere un amministratore
che sia vicino a loro, vicino alla gente. Stiamo
facendo tante cose (opere pubbliche, messa
in sicurezza del territorio, manutenzione del
patrimonio -che prima era completamente
assente- progetti di tipo sociale etc.), ma
io vorrei essere ricordato, ecco, per aver
favorito una vita nella comunità più vicina
alle persone.
E’ anche un periodo storico in cui le
persone li aggrediscono, i sindaci.
Io normalmente esco di casa a piedi, abito in
centro storico e cammino, ma è la bellezza
di sentire ogni giorno quella che può essere
una lamentela, quello che può essere un
consiglio, quello che può essere un semplice
confronto, per ascoltare e dare delle risposte.
Cosa le chiede, in giro, la gente?
Di non sentirsi esclusa

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