Le antiche tarantelle riarrangiate in chiave moderna hanno dato allo spettacolo un aspetto brillante e virtuosistico facendo riaffiorare le antiche melodie
Il virtuosismo della chitarra del maestro Graziano Accinni, accompagnato da un altro chitarrista che suscita forti emozioni Silvio De Filippo e dalla voce istrionica e camaleontica di Giuseppe Forastiero hanno entusiasmato il pubblico della piazzetta Maffei per l’appuntamento di Estate in città. Un concerto seguitissimo del percorso supercollaudato da Accinni attraverso i repertori dei musicanti girovaghi dell’alta e bassa Valle dell’Agri con alcune perle interpretative come “Andrea” in dialetto lucano del grande cantautore Fabrizio De Andre’ e brani della devozione popolare lucana. Spazio poi alle indimenticabili canzoni di Pino Mango di cui Accinni è stato musicista e collaboratore artistico con la voce di Forastiero che ha fatto cantare tantissime donne oltre agli applausi calorosi con in testa il sindaco De Luca decisamente un appassionato di questo genere musicale.
Le antiche tarantelle riarrangiate in chiave moderna hanno dato allo spettacolo un aspetto brillante e virtuosistico facendo riaffiorare le antiche melodie che un tempo venivano suonate con le arpe popolari dai girovaghi lucani in tutto il mondo. Il repertorio sconfinato della terra lucana è racchiuso in un mini-concerto che su invito del pubblico è durato oltre un’ora e mezza e che ha gli ingredienti di gradimento nell’autentica musica etnico-popolare lucana. Una ventina di canzoni con brani di estrazione agro-pastorale, devozionale e pagana con tutta la saggezza e la cultura di un popolo che nella sua centrale posizione geografica ha attinto tantissimo da tutte le culture che lo hanno dominato. Senza tentare alcun paragone, con altri eventi di musica etnico-popolare-folk – sottolinea il promoter ed organizzatore di eventi Mario Bellitti che ha curato l’organizzazione dell’appuntamento del trio Accinni promosso dal Comune nel cartellone Estate in città – la nostra musica popolare ha un potenziale di pubblico al pari della pizzica salentina e, purtroppo, è ancora sottovalutata. Si deve innanzitutto colmare una lacuna nella tutela e valorizzazione della musica popolare lucana ed in proposito il progetto di Graziano Accinni di spettacolo multimediale da portare in giro in Basilicata e fuori che ingloba al suo interno musica tradizioni e archivi storici della Lucania merita attenzione, promozione e adeguato sostegno.
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