Il presidente lucano ribadisce al ministro Patroni Griffi in visita in Regione i motivi di contrarietà alla situazione di Regioni con un’unica provincia che si determinerebbe in Basilicata, Molise e Umbria. “Disponibilità all’ascolto ci dà fiducia”

 “Se i progetti di riordino dovessero andare avanti, se dovessimo trovarci nella condizione di confusione istituzionale di una Regione che coincide con la sua unica Provincia, con i presidenti delle Regioni che vivono la stessa situazione ci siamo chiesti se non sia il caso di dare un forte segnale di dissenso pur di mettere in discussione un’architettura dello Stato in cui non ci riconosciamo, se il profilo di questa riforma sia incompatibile con il nostro impegno. Noi lucani siamo un popolo molto discreto, molto sobrio ma solo quando si prospettano questioni che avvertiamo come di forte impatto negativo facciamo sentire tutta la nostra determinazione”. Con queste parole, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha espresso al ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi, la forte contrarietà dei lucani, ma anche dei molisani e degli umbri, al progetto di riforma delle Province che lascerebbe  in queste tre Regioni un unico ambito provinciale.

De Filippo ha rivendicato come la Basilicata sia stata sempre in prima fila negli impegni di razionalizzazione e riduzione dei costi, a partire dalla Sanità e fino alla governance.

“Se siamo qui ancora oggi a ripetere le nostre richieste in materia di Province – ha aggiunto De Filippo – è perché crediamo fortemente che ragionevolezza, logica ed equità siano i principi che ispirano tanto il livello regionale che quello nazionale di governo. Ed è per questo che apprezziamo la disponibilità all’ascolto impersonificata oggi dalla presenza del Ministro in Regione. In questa occasione noi torniamo a ripetere un concetto chiaro: la coincidenza di Regione  e Provincia sullo stesso identico territorio è un controsenso che crea frizioni e difficoltà nei territori, che determina sfiducia nell’attenzione che lo Stato ha proprio per queste realtà demograficamente più piccole, già penalizzate dagli stessi parametri demografici sotto il profilo economico e dei servizi. E vogliamo restare fiduciosi – ha concluso De Filippo – che i sentimenti dello Stato siano diversi e che questo orientamento sia presto tradotto in atti già per iniziativa del Governo”.

 

 475 totale visualizzazioni,  2 oggi