Il consigliere Nicola Acucella (Ds) ha presentato una interrogazione per conoscere quali iniziative ha messo in campo o intende intraprendere il governo provinciale alfine di andare incontro ai bisogni e alle emergenze del rischio estinzione delle castagne. “Gli anomali e sempre più frequenti cambiamenti climatici – afferma Acucella – stanno producendo effetti irreversibili anche per il nostro vulcano spento ricco di vegetazione e soprattutto di castagneti produttivi. È necessario che tutti si adoperino a mettere in campo in modo celere le necessarie contromisure. È notizia reale di questi giorni che i castagneti del Monte Vulture rischiano di scomparire compromettendo l’intero sistema ambientale e idrogeologico dell’area Nord della Basilicata. Il grande caldo e la mancanza di precipitazioni atmosferiche degli anni e mesi scorsi, ci consegna una produzione di castagne scarsa e in più zone non commercializzabile. Un calo vistoso che passerà dagli oltre 20.000 quintali a circa 5.000 della campagna 2007. Se alla produzione media degli anni scorsi, si aggiungono gli altri 800 ettari di castagneto che possono essere recuperati e dedicati alla produttiva coltivazione, è facilmente deducibile una risorsa economica capace di attivare un fatturato medio di oltre quattro milioni di euro con una produzione potenziale di oltre 40.000 quintali”. Secondo Acucella, “all’interno di una programmazione attenta e competente dovrebbe essere protagonista anche la castagna “dolce” del Vulture che con la sua specificità e tipicità è in grado di garantire reddito agli agricoltori insieme alla qualità del prodotto e alla sostenibilità del territorio. Il rischio che il Monte Vulture possa smettere di vivere con la diagnosticata scomparsa dei castagneti va superata con leggi e provvedimenti idonei e con procedure burocratiche accelerate. Interventi finalizzati a rafforzare il settore agricolo-forestale – conclude il consigliere – a migliorare la competitività delle aree rurali montane, salvaguardare l’ambiente e tutelare il patrimonio naturale. Gli imprenditori agricoli impegnati da tempo nell’ambizioso progetto del riconoscimento Igp del marroncino di Melfi attendono dalla Regione Basilicata segnali concreti e incoraggianti per dare certezze al settore e debellare il parassita killer “phitophtora canibivora” meglio conosciuto come “mal di inchiostro” che danneggia il castagno alla radice”.
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