Si parla tanto di lotta agli sprechi e di tagli per far quadrare i conti di una Regione sempre più in crisi. Peccato che i tagli colpiscono solamente i deboli, mentre continuano a mantenersi in piedi situazioni di privilegio inaccettabili.    

E’ il caso della Associazione degli ex consiglieri regionali, istituita con la Legge regionale numero 22 del 1987. Un’Associazione di cui non si comprende l’utilità, soprattutto in questi tempi di grave crisi economica.

Per fare chiarezza su questa legge i portavoce regionali del M5s, esattamente un anno fa, presentarono un’interrogazione al presidente della Regione Pittella. Da allora la Regione non ha mai risposto e tutto è rimasto nel dimenticatoio delle tante interrogazioni depositate dal M5s e mai affrontate.

Si tratta naturalmente di una situazione paradossale della politica lucana. Una situazione assurda legata alla volontà della maggioranza di evitare discussioni scomode in consiglio regionale.

Per sollecitare una risposta circa questa ed altre interrogazioni “dormienti”, il M5s di Potenza terrà un banchetto informativo domani 25 settembre davanti il palazzo della Regione Basilicata. Nell’interrogazione il M5s chiede di sapere quanto costa alla comunità l’associazione ex consiglieri regionali, specialmente tenendo conto della grave crisi che attanaglia il territorio lucano, e quale ricaduta abbiano le attività sociali che svolge l’associazione sul territorio a favore dei cittadini. Inoltre, il M5s chiede a Pittella di spiegare in cosa si traduce, in termini organizzativi e di costi economici per le casse della Regione, la norma della legge che prevede “il mantenimento di un filo istituzionale tra gli ex consiglieri regionali e l’ente”. Un filo che non è di natura simbolica ma che comporta un vero e proprio vincolo amministrativo per l’ufficio di presidenza del consiglio regionale atto a “garantire il necessario supporto organizzativo per l’espletamento di tutte le funzioni e dei compiti propri dell’associazione”.

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