Bonus carburante, diamo i soldi agli alluvionati del Metapontino.Il segretario della Cisl Falotico condivide l’appello del commissario regionale antiracket e antiusura e invita i parlamentari lucani a fare fronte comune
Il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, sposa l’accorato appello lanciato nei giorni scorsi dal commissario antiracket e antiusura della Regione Basilicata al capo dello Stato, al presidente del Consiglio e ai parlamentari lucani sulla drammatica condizione degli alluvionati del Metapontino e condivide la proposta di destinare in via straordinaria agli agricoltori e allevatori della zona, piegati dai debiti e a serio rischio di finire nelle maglie degli usurai, i circa 80 milioni di euro rivenienti dal contributo aggiunto del 3 per cento sulle royalties del petrolio, inizialmente destinati a finanziare il bonus carburante e attualmente dormienti per via del ricorso al Tar del Lazio da parte della Regione Veneto”. Secondo Falotico “è singolare che proprio il Veneto, che ha usufruito con inedita prontezza di cospicue risorse finanziarie da parte del governo nazionale per affrontare la propria emergenza alluvione, oggi sembra vestire panni del carnefice ai danni di una comunità, quella lucana, che contribuisce in maniera determinante al fabbisogno energetico del paese e che, proprio per effetto del ricorso alla giustizia amministrativa della Regione Veneto, rischia di restare ancora una volta a bocca asciutta”.
Il segretario della Cisl lucana fa appello a tutte le forze politiche e a tutti i parlamentari lucani, “senza distinzione di bandiera, in particolare al sottosegretario Viceconte e al senatore Latronico, che si sono adoperati in prima persona per assicurare alla Basilicata questa importante partita finanziaria, affinché dismettano le casacche di partito e facciano il possibile e se necessario anche l’impossibile per scongiurare il rischio reale che vengano definitivamente sottratti alla nostra regione questi 80 milioni di euro attraverso un’operazione di rastrellamento nottetempo in sede di dibattito parlamentare per tappare le falle della finanza pubblica, operazione che suonerebbe davvero beffarda, anche alla luce del fatto che altre Regioni hanno già beneficiato in varia misura del contributo straordinario in ragione della presenza di impianti di estrazione o lavorazione dei prodotti petroliferi”.
“La condizione drammatica in cui versano le famiglie degli agricoltori e degli allevatori della fascia jonica lucana – continua Falotico – impone a tutte le istituzioni, nazionali e locali, la messa a punto di una strategia comune al fine di reperire le risorse necessarie a ristorare i danni provocati dalle calamità naturali che si sono abbattute su un settore che già soffre le endemiche problematiche legate alle condizioni del mercato dei prodotti orto-frutticoli. Consentire alla Regione Basilicata di destinare a queste famiglie e a queste imprese le risorse del bonus carburante, così come richiesto con ragionevolezza dal commissario antiracket e antiusura, specie in una fase di acuta ristrettezza finanziaria, è un preciso dovere morale in ragione di quel principio sacro di uguaglianza dinanzi alla legge, principio che se dovesse venire meno, finirebbe per infliggere un durissimo colpo al futuro di tutto il Metapontino e incrinare ulteriormente la coesione nazionale”.
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