“Quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, ci offre lo spunto per alcune considerazioni di natura politica.   

 

Molti osservatori, in queste ore, da diverse posizioni culturali, hanno constatato quanto sia evidente e proficuo il cambio generazionale prodotto dalla tornata elettorale dello scorso maggio. Non a caso si respira un’aria nuova. Capace di produrre contemporaneamente un processo di cambiamento, collegato ad un alto senso di responsabilità.

Avremmo voluto dichiarare che la scelta del centro sinistra di condividere con noi, seppur non immediatamente, il nome del Presidente del Consiglio Comunale, testimoniava il rispetto delle prerogative di ciascuno ed anche il desiderio condiviso di far avviare la macchina istituzionale, amministrativa e politica della città di Potenza.

Purtroppo, alcune dichiarazione di esponenti di primo piano dell’opposizione, ci inducono a chiedere, con fermezza, maggior rispetto del risultato elettorale e delle scelte che competono evidentemente alla maggioranza come la nomina del presidente del Consiglio comunale. Aggiungiamo, senza polemica alcuna, che la stagione dell’anatra zoppa è alle spalle. Quello che si è aperto è un nuovo orizzonte politico che individua ruoli certi nel rispetto della volontà del corpo elettorale.

Ciò dovuto, il Gruppo consigliare della Lega, nei suoi componenti: Bernabei, Blasi, Ferrara, Lioi e Polese, saluta l’elezione di Francesco Cannizzaro a Presidente, di Rocco Pergola a Vicepresidente e di Maddalena Fazzari a Segretario. A tutto l’Ufficio di Presidenza va il nostro “in bocca al lupo”. Non faremo mancare il più totale e leale sostegno nella costruzione del qualificato lavoro del Consiglio e delle Commissioni. Luoghi deputati all’approvazione dei provvedimenti e al confronto costruttivo fra maggioranza e opposizioni.

La nostra idea di Città resta fondata su quanto affermato dal Sindaco e da noi in campagna elettorale. Da una parte cose semplici come il miglioramento dell’arredo urbano, la manutenzione e la pulizia delle strade, l’abbellimento della città. Dall’altra un’idea circolare che parta dalle contrade, dai quartieri periferici per giungere al centro storico. Potenza va riannodata in un concetto di rete diffusa di servizi e di animazione dei suoi corpi sociali culturali ed economici, delle sue energie giovani e migliori, tenendo al centro la sua identità storica ed il ruolo di capoluogo di regione.

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