È guerra aperta contro gli incendiari nel Parco Nazionale del Pollino. Uomini e mezzi impegnati ininterrottamente sui numerosi fronti di fuoco e nelle attività d’intelligence. Sta per essere notificato al presunto responsabile dell’incendio appiccato in località “Madonna di Pompei” del Comune di Francavilla in Sinni (Potenza) da personale del Comando Stazione Forestale dello stesso Comune il provvedimento restrittivo con cui la Procura di Lagonegro (Potenza) ha inteso impedire eventuali ulteriori atti criminosi.
Il destinatario del provvedimento di arresto domiciliare è C. P. , operaio dei cantieri di forestazione di 64 anni di Francavilla in Sinni. È il secondo provvedimento giudiziario che la procura di Lagonegro prende in due giorni per far fronte alla drammatica situazione relativa agli incendi dolosi che stanno devastando vaste aree di bosco del versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, spesso mettendo a repentaglio la sicurezza di persone ed abitazioni. Mentre tutto il personale del Corpo Forestale dello Stato è impegnato ininterrottamente a coordinare gli interventi degli aerei antincendio della Protezione Civile Nazionale, degli elicotteri speciali della stessa Forestale e ad operare direttamente con ogni mezzo di terra disponibile per tenere sotto controllo i numerosi fronti di fuoco, i piromani continuano nel loro atteggiamento criminale causando nuovi focolai d’incendio. Allo stato attuale, nella zona nord del Parco Nazionale del Pollino, sono sette gli incendi sui quali si sta ancora operando nella provincia di Potenza: – 1 a Teana, che ha messo a rischio persone, abitazioni ed una pompa di benzina e sul quale sta operando un Canadair; – 2 a Chiaromonte; – 3 a Noepoli, uno dei quali ha costretto per alcune ore la chiusura della strada Sarmentana e di un gasdotto; – 1 a Francavilla in Sinni. Nel contempo il Corpo Forestale dello Stato dipendente dal Coordinamento Territoriale Ambiente di Rotonda (Potenza), coordinato dal Vice Questore Aggiunto Forestale Giuseppe Melfi, sta impiegando tutte le risorse umane rimanenti in attività investigative e di prevenzione, per assicurare alla giustizia i responsabili.e per evitare che la già tragica situazione possa ulteriormente degenerare.
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