“Dopo l’attivazione della ZTL cominciano a delinearsi le richieste di modifiche. I Popolari Uniti in prima linea si attivano a richiedere cambi di orari, nuova disciplina dei parcheggi, riaperture di transito su piazza Matteotti per motivi di sicurezza.
Sono le avvisaglie dei cambiamenti che a breve ci dobbiamo aspettare. Il campo visuale, nel quale si affrontano i problemi, è al solito limitato e anche strabico. Come responsabile cittadino dell’Italia dei Valori ho già dichiarato e confermo la contrarietà ad attivare tali provvedimenti prima della entrata in funzione di adeguati servizi pubblici dedicati all’accesso al centro e soprattutto di aree di parcheggio o di parcheggi di prossimità delle scale mobili a costi ‘limitati’”. Lo dichiara Nicola Stefano Laguardia, responsabile cittadino dell’IdV di Potenza, per il quale: “I grandi impianti pedonali meccanizzati della città, va ricordato, sono stati introdotti con la Variante Urbanistica approvata nel 1989 che tracciava direttrici di riaggregazione urbana (impianti di scale mobili) e condizioni di apertura al territorio (viabilità tangenziale e mediana). In prospettiva la chiusura del Centro storico visto come patrimonio della città e del territorio.
La Città dei servizi, consapevole della necessità di aggregarsi e di aggregare il territorio, aveva previsto un sistema di interventi strutturali mirati a consentire accesso facile e rapido ai servizi extraterritorali della città ed a fare la propria parte per frenare la disaggregazione regionale. Gli impianti pedonali meccanizzati erano parte di questo disegno. Le previsioni urbanistiche – ricorda Laguardia – furono presentate in tutti i comuni dell’hinterland che apprezzarono e sostennero l’apertura della città al territorio. Dopo oltre venti anni quelle previsioni sono attuate solo in parte. Il vizio di cambiare per dare nuove paternità politiche alle scelte ha frenato la realizzazione di quel disegno urbano e l’apertura della città al territorio allora promessa. Permane l’avversione, percepibile sul territorio regionale, all’accesso alla città di Potenza e particolarmente al Centro Storico. La ZTL, come concepita, è l’ultimo esempio di regressione dalle ipotesi di sviluppo urbano allora concepite. Attuando una politica discutibile, il ruolo del centro storico di fatto viene derubricato da centro del capoluogo, centro commerciale di eccellenza dell’hinterland, centro dei rapporti e di incontro, salotto della città e del territorio a quartiere dei residenti. Oltre i rimedi indicati, che sono certamente necessari, non si può sottacere la ulteriore negatività introdotta con l’aumento consistente del costo dei parcheggi nello stesso centro e nelle zone limitrofe deciso dalla giunta. Da 1 € euro a 2€, da 0,6€ ad 1 euro. Il costo, in mancanza della riorganizzazione complessiva dei servizi di mobilità cittadina, si scarica su chi deve o vuole raggiungere il centro, sui cittadini dei quartieri periferici e dell’hinterland. Nessun problema invece per i quartieri già serviti, ‘gratuitamente’,dalle scale mobili. Giustizia ed equità sociale, interessi generali della città e del territorio, possono aspettare”.
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