Vertenza Lasme: l’azienda si è impegnata a presentare entroi l16 settembre un nuovo piano industriale. sembra dunque che i fratelli Pellegri, proprietari della Lasme, stiano facendo un passo indietro sulla decisione di chiudere lo stabilimento di Melfi. "un risultato importantissimo-ha dichiarato Giuseppe Cillis (FIOM CGIL) raggiunto grazie alla lotta dei lavoratori, che continueranno a presidiare lo stabilimento finchè non ritorneranno al loro posto di lavoro".

E’ durato 6 ore l’incontro al ministero dello Sviluppo economico per sbloccare la vertenza Lasme di San Nicola di Melfi. Il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha stigmatizzato l’assenza di un rappresentante politico del Governo ed ha accolto con cautela e attenzione la proposta finale di aggiornare al prossimo 16 settembre l’incontro. L’Azienda genovese si è impegnata a presentare tra due settimane al tavolo romano un nuovo progetto industriale che dovrà prevedere la permanenza produttiva nel sito di San Nicola di Melfi così come hanno chiesto con determinazione Regione, Enti Locali e sindacati.L’assenza del Governo è stata accolta negativamente anche dai sindacati che, auspicano la presenza del ministro Scajola, all’incontro del 16 settembre prossimo che si terrà sempre a Roma presso la sede del Ministero per lo sviluppo economico.
tutto rimandato al 16 settembre dunque, quando il Presidente De Filippo, sindaci e sindacalisti valuteranno la qualità della proposta e scioglieranno la riserva sulle iniziative che adotteranno per far muovere le lancette dell’orologio ancora ferme sulla procedura di mobilità.
Il Presidente della Regione, che ha partecipato attivamente all’incontro di oggi insieme con l’assessore alle Attività Produttive Gennaro Straziuso e ai direttori generali Angelo Paolo Nardozza e Andrea Freschi, è stato fortemente critico sull’assenza del Governo ad una trattativa difficile, complessa e problematica, con il risultato di aver privato il tavolo romano di una presenza qualificata per la ricerca di una soluzione che scongiuri la chiusura definitiva dello stabilimento Lasme di Melfi.
De Filippo ha sostenuto che se l’obiettivo primario resta quello della difesa dei livelli occupazionali, grande attenzione occorre indirizzarla verso il rafforzamento e la strutturazione dell’indotto Sata, evitando tentativi di delocalizzazione o peggio di smantellamento proprio nel momento in cui la Fiat di Melfi si posiziona sul mercato con alti profili produttivi e con risultati aziendali di grande rilievo.
Al termine dell’incontro il Presidente De Filippo ha incontrato una delegazione di lavoratori Lasme.

 

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