Tribunale di Potenza : è stata rinviata al 1 febbraio 2010, per vizio di notifica ad uno degli inviati, la prima udienza del processo a carico del Principe Vittorio Emanuele II di Savoia rinviato a giudizio insieme ad altre 5 persone per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici funzionari.
Rinviata al 1 Febbraio 2010 per vizio di notifica ad uno degli imputati: si è così conclusa, dopo pochi minuti, a Potenza la prima udienza del processo a carico di Vittorio Emanule II di Savoia. L’accusa è “Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici funzionari”. Oltre al Principe sono coinvolte altre 5 persone Rocco Migliardi, re delle slot machine, il suo factotum Nunzio Laganà l’imprenditore Ugo Bonazza il Segretario del Principe Giannicolino Narducci ed il faccendiere Achille De Luca arrestati nel giugno del 2006 nell’ambito dell’inchiesta dell’allora Pm di Potenza Henry Jonh Woodcock.Tutti secondo l’accusa coinvolti in un giro di prostituzione e di malaffare;proprio Vittorio Emanuele era a capo di una vera e propria holding impegnata nel settore del gioco d’azzardo che sembrerebbe aver corrotto con regali e preziosi pubblici funzionari al fine di ottenere dai Monopoli di Stato oltre 400 nulla osta per istallazione di videopoker. Il Principe non si è presentato stamattina in aula. Per lui l’Avvocato Gianfranco Robilotta la cui linea difensiva è incentrata sull’incompetenza territoriale.Ricordiamo che proprio per incompetenza territoriole l’inchiesta dell’allora Pm di Potenza Henry Jonh Woodcock era stata smembrata e diversi filoni dell’inchiesta trasferiti a Como (accuse archiviate per Vittorio Emanuele circa un presunto giro di prostituzione al Casino’ di Campione d’Italia) e Roma (accusa su cui pende una richiesta di archiviazione).
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