metaponto erosione 1Con due mesi di anticipo l’accordo di collaborazione, tra la Regione e l’Università della Basilicata, per lo studio e la ricerca di interventi di mitigazione del fenomeno di erosione dell’arco costiero metapontino produce suoi primi concreti effetti.Presso il Dipartimento Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata è stato infatti depositata nei giorni scorsi la relazione generale sugli interventi di mitigazione del fenomeno di erosione dell’arco costiero del Metapontino, redatta dal DIFA – Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Ambiente dell’Università degli Studi della Basilicata.

La scadenza per la presentazione di questo lavoro era stata fissata al mese di settembre 2010, ma, attesa anche la rilevanza assunta negli ultimi tempi dal tema sullo scenario politico regionale, le risorse messe in campo sia dall’Università sia dal Dipartimento regionale Infrastrutture hanno consentito di ridurre sensibilmente i tempi.

metaponto erosione 2bIl piano di lavoro prevedeva, in particolare, la redazione di una analisi meteo-marina del paraggio di interesse, la valutazione delle soluzioni tecniche conseguenti agli stati di mare analizzati e il supporto in fase di redazione del disciplinare di gara per l’affidamento dei lavori. Le ricerche propedeutiche all’individuazione e alla definizione degli interventi per il recupero della funzionalità costiera dell’arco metapontino sono state condotte sulla base delle risultanze di studi già commissionati dalla Regione Basilicata e delle esperienze e delle conoscenze già maturate anche in occasione di precedenti rapporti di collaborazione con l’Università.

L’analisi meteomarina ipotizza che nei prossimi anni, nel tratto più settentrionale della costa tra il fiume Bradano e Metaponto Lido, si registrerà la più preoccupante crisi regressiva della spiaggia per la quale non è possibile sperare in una naturale inversione di tendenza. Per attuare consistenti interventi di mitigazione del fenomeno – si legge nella relazione- si rende necessario l’utilizzo di differenti tipologie di barriere emerse.

Lo studio fornisce una quadro completo delle problematiche che investono il litorale jonico della Basilicata, un’area di preminente interesse per il patrimonio storico-culturale che la caratterizza e per il ruolo che essa riveste nello sviluppo socio-economico regionale e locale. L’intera fascia costiera jonico lucana è stata interessata da fenomeni di erosione, sempre più accentuati a partire dagli anni ’60. Questi hanno portato alla scomparsa di ampi settori di spiaggia e di parte dei cordoni dunali litoranei. Le violente mareggiate che hanno colpito duramente il litorale jonico nel periodo invernale 2008-2009 nonché 2009-2010, hanno confermato quindi l’estrema vulnerabilità ai fenomeni di erosione di questo tratto di litorale. In particolare nell’area del Lido di Metaponto le mareggiate hanno determinato un ulteriore arretramento della linea di riva ed hanno arrecato ingenti danni strutturali, presenti nell’area, nonché effetti secondari di inquinamento delle falde di acque dolce a servizio di un’area di notevole estensione a forte vocazione agricola.

metaponto erosione 2Lo studio integra con la parte marina, il compendio di informazioni già in possesso della Regione e rese disponibili al DIFA, e fornisce una serie di scenari derivati da simulazioni numeriche delle possibili dinamiche del moto ondoso in assenza, ovvero in presenza, di sistemi di protezione di tipo offshore ed a basso impatto ambientale.

Nei prossimi giorni lo studio sarà presentato pubblicamente e discusso con i territori interessati nell’obiettivo di costruire rapidamente un percorso condiviso che consenta di formulare dapprima un progetto preliminare degli interventi e, nell’immediato, avviare le procedure per l’esecuzione dei lavori.

 

 

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