Ordine Psicologici Basilicata, Collegio di Potenza infermieri professionali, Ass. Confederazione italiana agricoltori, Ass. religiosa istituti socio-sanitari, Conferenza Volontariato Giustizia e Federfarma Basilicata gli organismi ascoltati

Piano regionale della salute e dei servizi alla persona 2011-2014 al centro dei lavori della quarta commissione di ieri. Durante tutto il pomeriggio sono stati auditi il presidente dell’Ordine degli Psicologici della Basilicata, Antonio Telesca, il presidente del Collegio provinciale di Potenza degli infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia, Vito Milione, il presidente dell’Associazione regionale della Confederazione italiana agricoltori, Donato Distefano, il delegato regionale dell’Associazione religiosa istituti socio-sanitari per i centri di riabilitazione e direttore dell’istituto medico, psico socio pedagogico “Ada Ceschin Pilone”, dei Padri Trinitari, Padre Angelo Cipollone, il presidente della Conferenza regionale Volontariato Giustizia, Francesco Cafarelli e il presidente della Federfarma Basilicata, Franco Caiazza.

Dopo aver sottolineato l’importante ruolo svolto dallo psicologo negli uffici sociali comunali in questi anni, quello di “architetto dei servizi che ha gestito e gestisce le interconnessioni tra servizi e strutture”, il presidente dell’ordine Telesca ha illustrato le modifiche al piano sanitario da loro ritenute necessarie.

Le richieste vanno nella direzione di prevedere che il ‘Servizio sociale professionale’ venga gestito da assistenti sociali e anche da psicologi e che “svolga compiti di valutazione multiprofessionale e multidimensionale dei problemi delle persone e delle famiglie”. L’altra modifica suggerita è che si includa quanto contemplato dall’art. 12 della L.R. del 14/02/07 che prevede l’istituzione dell’’Ufficio del Piano sociale’ presso la Conferenza istituzionale dell’Ambito socio-territoriale. L’Ufficio è una struttura tecnica di supporto che svolge funzioni di gestione, amministrazione e valutazione del Piano regionale integrato della salute”. “Un ottimo esempio di governance territoriale – ha sottolineato Telesca – a cui va ricondotta la complessiva attività di coordinamento e regia dei servizi”.

Subito dopo sono stati auditi Vito Milione e Vito Pretore dei Collegi provinciali degli infermieri di Potenza e Matera, i quali hanno sottolineato “l’esigenza di valorizzare la professione infermieristica e le altre professioni sanitarie e sociali, per le quali si impone la nascita di una nuova cultura, così che il ruolo dell’infermiere sia ricondotto nella percezione sia della classe medica sia dell’utenza, all’autentico fondamento epistemologico del nursing”.

Paolo Carbone della Cia, dal canto suo, ha sollecitato una maggiore attenzione verso le aree rurali della regione, aree – ha precisato – dove spesso non vi è nessun tipo di assistenza socio-sanitaria, e una giusta considerazione dei tanti immigrati irregolari privi di qualsiasi tipo di assistenza.

Il direttore amministrativo dell’Istituto Padri Trinitari di Venosa, Vito Campanale dopo aver ricordato quello che dovrebbe essere l’obiettivo primario del Piano sanitario “garantire assistenza sul territorio regionale, contemperando l’imprescindibile diritto alla salute del cittadino, soprattutto quelli appartenenti alla fasce più deboli (disabili – anziani non autosufficienti )” ha, poi, posto l’accento sull’esigenza di rideterminare il fabbisogno, in quanto – ha spiegato – “il dato contemplato nel PRS appare sottostimato rispetto alle indicazioni che giungono dal Ministero della Sanità, Istat e la dalla stessa Asl di Matera”. Il direttore dell’Istituto ha affermato che “i dati presi in considerazione non sono più rispondenti alla realtà odierna e non tengono conto dei cittadini lucani assistiti in strutture extraregionali che pesano comunque sul bilancio della Regione Basilicata”.

Il presidente della Conferenza regionale Volontariato Giustizia, Francesco Cafarelli ha posto l’accento sull’esigenza della prevenzione sanitaria nelle carceri attraverso l’attività sportiva. Di qui l’invito ad inserire nel Piano regionale della salute il Piano sportivo per le strutture penitenziarie. Altra questione sollecitata, l’apertura di un ambulatorio settimanale presso le sedi carcerarie e lo stanziamento di 30 mila euro annui per le protesi dentarie.

Franco Caiazza, presidente della Federfarma Basilicata ha, infine, sollecitato il problema della sostenibilità del “sistema farmacia” auspicando che non vengano ulteriormente ridotti i fondi relativi alla spesa farmaceutica. Caiazza ha spiegato che sul territorio è presente una rete capillare di farmacie e una riduzione degli stanziamenti metterebbe in crisi soprattutto le farmacie rurali e quelle dei piccoli Comuni privando i cittadini di servizi fondamentali per il diritto alla salute.

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