“Riconoscimento della centralità dello stabilimento lucano”

“La prima visita, dalla sua recente nomina, oggi, dell’amministratore delegato Stellantis Carlos Tavares, insieme al presidente John Elkann, allo stabilimento lucano di Melfi è di fatto il riconoscimento della centralità che assume la fabbrica lucana nella nuova strategia del Gruppo”.  E’ il commento dell’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Francesco Cupparo, esprimendo, per conto dell’intero Governo regionale, “il ringraziamento al manager per l’attenzione mostrata per la più grande e importante realtà industriale della Basilicata. Il nostro auspicio è di consolidare la produzione di  500, Jeep Renegade e Compass, in particolare nei modelli elettrico ed ibrido, accrescere l’occupazione diretta e dell’indotto non solo a San Nicola di Melfi ma anche in altre aree e nuclei industriali, per far diventare Melfi il punto più avanzato dell‘auto ‘del futuro’, ecologica, a basso consumo e moderna. Come abbiamo già dimostrato con la sottoscrizione del Contratto di Sviluppo firmato con Invitalia-Mise, per 136 milioni di euro, mettendo nostre risorse finanziarie (2 milioni) a sostegno del piano industriale per la produzione della Jeep Compass ICE, introducendo il modello PHEV (plug-in hybrid electric vehicle) – continua Cupparo – noi siamo disponibili ad accompagnare Stellantis in ogni programma di sviluppo industriale e quindi a continuare il percorso dei Contratti di Sviluppo. Un altro aspetto è la formazione-qualificazione del personale. Riteniamo non casuale la scelta operata dall’ex Fca, per la prima volta, di ‘accreditarsi’ al sistema formazione regionale e quindi di avviare un’azione di cooperazione nella quale puntiamo molto per i nostri giovani laureati e diplomati. Il nostro contributo è finalizzato a ridare centrale allo strategico settore dell’automotive in Italia perché a partire da Melfi si creino le condizioni e le opportunità non solo di salvaguardia di tutti gli stabilimenti italiani ex Fca ma di rilanciarne la produzione e l’occupazione”.

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