Il Pd per evitare i magistrati detta le regole sulla pelle dei potentini. No agli inciuci e ai partiti, sì ad un’Amministrazione in mano ai cittadini   

 

Il teatrino della vecchia politica, degli inciuci, delle lobby, del pressapochismo e del “vogliamoci bene” sta colpendo ancora una volta la città di Potenza.
Negli ultimi giorni, sta emergendo in modo dirompente l’incapacità di affrontare i problemi alla radice per dare una svolta al futuro del Comune di Potenza. Da un lato manca un progetto politico strategico che dia una seria prospettiva al modo di amministrare la città, dall’altro si tenta di nascondere le responsabilità di chi ha prodotto la drammatica situazione in cui ci troviamo.
In particolare, il sindaco De Luca, in questi primi mesi, non ha costruito con i tempi e le modalità politiche giuste il modo in cui vorrebbe governare senza avere la maggioranza in Consiglio comunale. Insomma, ha navigato a vista, con una confusione e una approssimazione molto preoccupanti che stanno colpendo i cittadini e rischiano di aggravare la già difficile situazione. L’ultimo colpo di scena riguarda la revoca dell’incarico all’assessore al Bilancio Maria Martoccia. Il sindaco dovrebbe spiegare perché all’improvviso ha deciso di sacrificare proprio l’assessore, così tanto difeso fino a poche ore dalla sua rimozione.
Davanti a questo scenario, il M5S non ha capito se De Luca, finora, ha fatto tattica o, più semplicemente, non sia stato all’altezza di pianificare un percorso politico amministrativo chiaro e coerente che lo portasse alla presentazione del bilancio di previsione senza patemi.
I punti oscuri sono tanti e il M5S non permetterà che tutto accada nel chiuso di una stanza.
Riteniamo che De Luca si stia facendo imbrigliare da giochi di potere, guerre di correnti all’interno del Pd e da meccanismi da prima e seconda Repubblica della peggiore specie, tutto a discapito dei cittadini e di una città inerme abbandonata a se stessa. Ormai, è tutto chiaro. De Luca e i partitini che lo sostengono, non ce la fanno, non possono reggere.
Il potere clientelare, affaristico e elettorale del Pd è forte e ramificato. Sono sempre loro che vogliono dettare le condizioni, anche a De Luca. Il Pd e Pittella daranno i soldi della Regione e i voti in Consiglio comunale solo per un motivo: salvare l’ex sindaco Vito Santarsiero e chi ha governato Potenza negli ultimi dieci anni per evitare i controlli della Corte dei Conti e della magistratura.
Il Pd sa bene che nel caso non si approvasse il bilancio e si andasse al dissesto finanziario e al commissariamento del Comune, Santarsiero potrebbe rischiare il suo posto da consigliere regionale, in più si aprirebbero inchieste contabili e giudiziarie imprevedibili per molti politici e lobby di potere.
De Luca e i suoi alleati, quelli veri, dovrebbero avere molto più coraggio e determinazione per far fronte a tutto questo, ma non ci riescono perché, anche loro, utilizzano gli schemi classici della vecchia politica e delle vecchie pratiche di centrosinistra e di centrodestra.
Noi del M5S, basiamo la nostra azione su tre concetti: partecipazione dei cittadini, competenza di chi amministra e trasparenza nelle scelte.
Quindi, invitiamo il sindaco a venire in consiglio comunale con un bilancio di previsione che, a parte le questioni ordinarie, contenga quattro, cinque proposte e progetti chiari per il risanamento e il rilancio della città, basate su un vero cambiamento e sul coinvolgimento diretto dei cittadini perbene.
De Luca abbia il coraggio di sfidare tutti i consiglieri comunali senza fare accordi con segreterie, partiti e mediatori occulti. Si rivolga a tutta la città e chieda il consenso. Prenda spunti dal programma del M5S di Potenza, troverà molte indicazioni.
Siamo convinti che a Potenza serva azzerare tutto e ripartire da un nuovo inizio e una nuova fase in cui vengano spazzati via i partiti e i cittadini diventino i veri protagonisti delle scelte amministrative.

Potenza, 3 ottobre 2014 CONSIGLIO COMUNALE DI POTENZA
Il portavoce del M5S Savino Giannizzari
PARLAMENTO EUROPEO
Il portavoce del M5S Piernicola Pedicini

FINO QUI

Bilancio, Comune di Potenza ostaggio del sistema. Il Pd per evitare
i magistrati detta le regole sulla pelle dei potentini. No agli inciuci
e ai partiti, sì ad un’Amministrazione in mano ai cittadini
Nb.i dubbi sono sule parti evidenziate

Il teatrino della vecchia politica, degli inciuci, delle lobby, del pressapochismo e del “vogliamoci bene” sta colpendo ancora una volta la città di Potenza.
Negli ultimi giorni, sta emergendo in modo dirompente l’incapacità di affrontare i problemi alla radice per dare una svolta al futuro del Comune di Potenza. Da un lato manca un progetto politico strategico che dia una seria prospettiva al modo di amministrare la città, dall’altro si tenta di nascondere le responsabilità di chi ha prodotto la drammatica situazione in cui ci troviamo.
Il sindaco De Luca, dopo tre mesi e mezzo dal suo insediamento, ha commesso e sta commettendo molti errori. Elenchiamoli uno per uno: non ha chiarito con precisione quanti sono i debiti e chi li ha generati;  non ha spiegato quali sono le vere criticità, le emergenze e le priorità; non ha proposto un progetto amministrativo nuovo e moderno basato sulla partecipazione democratica e sulla discontinuità rispetto al passato; non ha fatto capire se si vuole schierare con i cittadini o con chi, da decenni, controlla e “sfrutta” la città;

In particolare, il sindaco De Luca, in questi primi mesi, non ha costruito con i tempi e le modalità politiche giuste il modo in cui vorrebbe governare senza avere la maggioranza in Consiglio comunale. Insomma, ha navigato a vista, con una confusione e una approssimazione molto preoccupanti che stanno colpendo i cittadini e rischiano di aggravare la già difficile situazione. L’ultimo colpo di scena riguarda la revoca dell’incarico all’assessore al Bilancio Maria Martoccia, il sindaco dovrebbe spiegare perché all’improvviso ha deciso di sacrificare proprio l’assessore così tanto difeso fino a poche ore dalla sua rimozione.
Sul tema Martoccia avrei voluto chiedere le modalità di questa scelta e perche’ sacrificare l’assessore al bilancio cosi’ tanto difesa fino a poche ore prima?……………………………..
Il M5S non ha capito se De Luca, in questi mesi, ha fatto tattica o, più semplicemente, non sia stato all’altezza di pianificare un percorso politico amministrativo chiaro e coerente che lo portasse alla presentazione del bilancio di previsione senza patemi.
Ci saremmo aspettati che  aprisse un dibattito con la parte sana della città, che presentasse una proposta di bilancio largamente condivisa e, poi, chiedesse al consiglio comunale di approvarlo senza condizioni o ricatti. …….in realtà Mario forse a causa della tua assenza da Potenza qualche passaggio non hai potuto seguirlo  e certamente non x colpa tua, ma De Luca queste richieste le ha fatte in consiglio e in altri incontri pubblici…………Sapeva bene che il 30 settembre sarebbe arrivato e il bilancio di previsione si sarebbe dovuto approvare. Perché  ha aspettato l’ultimo giorno? Perché non ha detto prima come stavano le cose? Perché ha aperto la trattativa per chiedere fondi alla Regione solo all’ultimo momento?……anche a questo ha dato risposte , denunciando in modo durissimo nell’ultimo consiglio comunale la mala gestione specie quella delle discariche e di chi si era arricchito con le stesse a discapito dell’amministrazione.
Per il ritardo dei documenti del bilancio non è dato sapere, ma di sicuro qualcuno ha pagato in prima persona su richiesta diretta di Cannizzaro prima, e dello stesso CDX poi e te lo sottoscrivo partecipando in tutte le commissioni,  si chiedeva all’ass.re Martoccia rubinetti aperti per applicare i loro programmi elettorali, cosa che evidentemente non si poteva attuare.
I punti oscuri sono tanti e il M5S non permetterà che tutto accada nel chiuso di una stanza.
De Luca si sta facendo imbrigliare da giochi di potere, guerre di correnti all’interno del Pd e da meccanismi da prima e seconda Repubblica della peggiore specie, tutto a discapito dei cittadini e di una città inerme abbandonata a se stessa. Ormai, è tutto chiaro. De Luca e i partitini che lo sostengono, non ce la fanno, non possono reggere.
Il potere clientelare, affaristico e elettorale del Pd è forte e ramificato. Sono sempre loro che vogliono dettare le condizioni, anche a De Luca. Il Pd e Pittella daranno i soldi della Regione e i voti in Consiglio comunale solo per un motivo: salvare l’ex sindaco Vito Santarsiero e chi ha governato Potenza negli ultimi dieci anni per evitare i controlli della Corte dei Conti e della magistratura.
Il Pd sa bene che nel caso non si approvasse il bilancio e si andasse al dissesto finanziario e al commissariamento del Comune, Santarsiero potrebbe rischiare il suo posto da consigliere regionale, in più si aprirebbero inchieste contabili e giudiziarie imprevedibili per molti politici e lobby di potere.
De Luca e i suoi alleati, quelli veri, dovrebbero avere molto più coraggio e determinazione per far fronte a tutto questo, ma non ci riescono perché, anche loro, utilizzano gli schemi classici della vecchia politica e delle vecchie pratiche di centrosinistra e di centrodestra.
Noi del M5S, basiamo la nostra azione su tre concetti: partecipazione dei cittadini, competenza di chi amministra e trasparenza nelle scelte. Ma non a parole, come dice De Luca, ma nei fatti.  Eviterei di incorrere nella trappola di ricevere una chiamata nella giunta con una delega qualsiasi e rispondere No Grazie  Grillo non vuole!
Quindi, invitiamo il sindaco a venire in consiglio comunale con un bilancio di previsione che, a parte le questioni ordinarie, contenga quattro, cinque proposte e progetti chiari per il risanamento e il rilancio della città, basate su un vero cambiamento e sul coinvolgimento diretto dei cittadini perbene.
De Luca abbia il coraggio di sfidare tutti i consiglieri comunali senza fare accordi con segreterie, partiti e mediatori occulti. Si rivolga a tutta la città e chieda il consenso. Prenda spunti dal programma del M5S di Potenza, troverà molte indicazioni.
Nel caso contrario, prima che sia troppo tardi, si dimetta e si affidi agli organi competenti.   Potenza non puo’ sostenere nuove elezioni in questo momento, i cittadini non capirebbero ma irgerebbero De Luca a martire politico.
Siamo convinti che a Potenza serva azzerare tutto e ripartire da un nuovo inizio e una nuova fase in cui vengano spazzati via i partiti e i cittadini diventino i veri protagonisti delle scelte amministrative.
Del resto, non va dimenticato che nel 1995, quando a Potenza ci fu un altro dissesto finanziario, non accadde nulla di significativo,  In realtà il dissesto porto’ lo sprofondamento amministrativo ed economico della città di Potenza per 10 anni  ………in quanto ancora una volta, dopo poco tempo, furono sempre i partiti e le loro lobby a riprendersi in mano la città e a continuare a fare i propri comodi sulla pelle dei potentini.

Potenza, 2 ottobre 2014                                               CONSIGLIO COMUNALE DI POTENZA
Il portavoce del M5S Savino Giannizzari
PARLAMENTO EUROPEO
Il portavoce del M5S Piernicola Pedicini
In questo elenco c’è un silenzio assordante I CONSIGLIERI REGIONALI  visto che si parla piu’ di Regione Basilicata che della città di Potenza, il futuro della città passa dalla Regione.
Inoltre credo che Piernicola debba entrare in gioco in questo contesto per altri temi , ovvero come indirizzare i fondi europei sulla città di Potenza con progetti a marchio 5 Stelle, avendo il sottoscritto offerto la collaborazione professionale del Nostro Eurodeputato , collaborazione richiesta piu’ volte dall’assessore alla programmazione Cuoco e dallo stesso De Luca.
Carissimo Mario questa non vuole essere una correzione alla tua sancita professionalità, ma delle indicazioni che non posso trascurare avendo partecipato a tutta la vita politica amministrativa di questa consiglia tura, ci sono letture politiche che non possono arrivare da nessuna piattaforma digitale, che non sia la presenza in prima persona nelle istituzioni, detto questo ognuno di noi segue delle linee programmatiche nazionali in termini di principi fondamentali, ma le linee di azione restano legate alla nostra esperienza di vita personale e del nostro modo di agire vedi i Di Maio e Pizzarotti.
Detto questo spero tu voglia prendere visione dei miei modesti accorgimenti.
Savino Giannizzari

Il teatrino della vecchia politica, degli inciuci, delle lobby, del pressapochismo e del “vogliamoci bene” sta colpendo ancora una volta la città di Potenza.
Negli ultimi giorni, sta emergendo in modo dirompente l’incapacità di affrontare i problemi alla radice per dare una svolta al futuro del Comune di Potenza. Da un lato manca un progetto politico strategico che dia una seria prospettiva al modo di amministrare la città, dall’altro si tenta di nascondere le responsabilità di chi ha prodotto la drammatica situazione in cui ci troviamo.
Il sindaco De Luca, dopo tre mesi e mezzo dal suo insediamento, ha commesso e sta commettendo molti errori. Elenchiamoli uno per uno: non ha chiarito con precisione quanti sono i debiti e chi li ha generati; non ha spiegato quali sono le vere criticità, le emergenze e le priorità; non ha proposto un progetto amministrativo nuovo e moderno basato sulla partecipazione democratica e sulla discontinuità rispetto al passato; non ha fatto capire se si vuole schierare con i cittadini o con chi, da decenni, controlla e “sfrutta” la città; non ha costruito con i tempi e le modalità politiche giuste il modo in cui vorrebbe governare senza avere la maggioranza in Consiglio comunale. Insomma, ha navigato a vista, con una confusione e una approssimazione molto preoccupanti che stanno colpendo i cittadini e rischiano di aggravare la già difficile situazione. L’ultimo colpo di scena riguarda la revoca dell’incarico all’assessore al Bilancio Maria Martoccia.
Il M5S non ha capito se De Luca, in questi mesi, ha fatto tattica o, più semplicemente, non sia stato all’altezza di pianificare un percorso politico amministrativo chiaro e coerente che lo portasse alla presentazione del bilancio di previsione senza patemi.
Ci saremmo aspettati che aprisse un dibattito con la parte sana della città, che presentasse una proposta di bilancio largamente condivisa e, poi, chiedesse al consiglio comunale di approvarlo senza condizioni o ricatti. Sapeva bene che il 30 settembre sarebbe arrivato e il bilancio di previsione si sarebbe dovuto approvare. Perché ha aspettato l’ultimo giorno? Perché non ha detto prima come stavano le cose? Perché ha aperto la trattativa per chiedere fondi alla Regione solo all’ultimo momento?
I punti oscuri sono tanti e il M5S non permetterà che tutto accada nel chiuso di una stanza. De Luca si sta facendo imbrigliare da giochi di potere, guerre di correnti all’interno del Pd e da meccanismi da prima e seconda Repubblica della peggiore specie, tutto a discapito dei cittadini e di una città inerme abbandonata a se stessa. Ormai, è tutto chiaro. De Luca e i partitini che lo sostengono, non ce la fanno, non possono reggere.
Il potere clientelare, affaristico e elettorale del Pd è forte e ramificato. Sono sempre loro che vogliono dettare le condizioni, anche a De Luca. Il Pd e Pittella daranno i soldi della Regione e i voti in Consiglio comunale solo per un motivo: salvare l’ex sindaco Vito Santarsiero e chi ha governato Potenza negli ultimi dieci anni per evitare i controlli della Corte dei Conti e della magistratura.
Il Pd sa bene che nel caso non si approvasse il bilancio e si andasse al dissesto finanziario e al commissariamento del Comune, Santarsiero potrebbe rischiare il suo posto da consigliere regionale, in più si aprirebbero inchieste contabili e giudiziarie imprevedibili per molti politici e lobby di potere.
De Luca e i suoi alleati, quelli veri, dovrebbero avere molto più coraggio e determinazione per far fronte a tutto questo, ma non ci riescono perché, anche loro, utilizzano gli schemi classici della vecchia politica e delle vecchie pratiche di centrosinistra e di centrodestra.
Noi del M5S, basiamo la nostra azione su tre concetti: partecipazione dei cittadini, competenza di chi amministra e trasparenza nelle scelte. Ma non a parole, come dice De Luca, ma nei fatti.
Quindi, invitiamo il sindaco a venire in consiglio comunale con un bilancio di previsione che, a parte le questioni ordinarie, contenga quattro, cinque proposte e progetti chiari per il risanamento e il rilancio della città, basate su un vero cambiamento e sul coinvolgimento diretto dei cittadini perbene.
De Luca abbia il coraggio di sfidare tutti i consiglieri comunali senza fare accordi con segreterie, partiti e mediatori occulti. Si rivolga a tutta la città e chieda il consenso. Prenda spunti dal programma del M5S di Potenza, troverà molte indicazioni.
Nel caso contrario, prima che sia troppo tardi, si dimetta e si affidi agli organi competenti.
Siamo convinti che a Potenza serva azzerare tutto e ripartire da un nuovo inizio e una nuova fase in cui vengano spazzati via i partiti e i cittadini diventino i veri protagonisti delle scelte amministrative.
Del resto, non va dimenticato che nel 1995, quando a Potenza ci fu un altro dissesto finanziario, non accadde nulla di significativo, in quanto ancora una volta, dopo poco tempo, furono sempre i partiti e le loro lobby a riprendersi in mano la città e a continuare a fare i propri comodi sulla pelle dei potentini.

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