Il 27 gennaio è il giorno della memoria. È stato doveroso, per me, partecipare, in Senato, alla solenne celebrazione di tale ricorrenza. E sarò presente, come cittadino prima ancora che come rappresentante istituzionale, alla iniziativa organizzata dal Prefetto di Potenza, per tale importantissima ricorrenza. È doveroso ricordare. Lo dobbiamo anche alle future generazioni.
L’orrore della Shoah non deve essere dimenticato come non devono essere dimenticate tutte le persecuzioni che si sono perpetrate e, purtroppo, ancora oggi, si perpetrano in tutto il mondo. Tzvetan Todorov, nel suo libro “Memoria del bene, tentazione del male” sostiene che “la singolarità del fatto non impedisce l’universalità della lezione che se ne trae”. La memoria della shoah non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma l’intera umanità, perché da essa si possono trarre insegnamenti che ci servono come lezione per il futuro: il razzismo e l’antisemitismo non possono trovare asilo nelle nostre società. Il giorno della memoria ci ricorda l’abisso in cui l’umanità può cadere e per questo assume un valore ancora più simbolico: mai più.
Roma, 26 gennaio 2023