Deposito nazionale di scorie nucleari: i comuni lucani interessati dall’ormai famigerata, e reiterata, mappa Sogin dei “papabili” sono ben sette: Matera, Irsina, Bernalda, Montescaglioso, Montalbano Jonico, Genzano, Acerenza, e Oppido Lucano.

Quanto concreto è questo pericolo?

Mercoledì scorso, presso il ristorante “Dalla padella alla brace”, sito nel Centro della Città dei Sassi, ne abbiamo potuto discutere diffusamente col Presidente della Provincia di Matera (il più giovane della storia dell’ente, al momento dell’elezione nel 2018) e sindaco di Montalbano Jonico, l’avvocato Piero Marrese, a marzo scorso riconfermato anche alla guida regionale dell’UPI (Unione Province d’Italia).

Con lui abbiamo poi allargato il discorso alla situazione politica regionale.

d: Presidente, nel diffondere la notizia sulla mappa dei siti “idonei”, la Sogin ha riferito di aver fatto tutto “in trasparenza”, dopo essersi confrontata cioè con gli enti locali. Le nostre due province hanno lavorato insieme per scongiurare questo pericolo?

r: Assolutamente sì. I nostri due enti sono stati i primi a manifestare ufficialmente, nel corso di alcuni nostri consigli provinciali “aperti”, la netta contrarietà ad allocare il deposito di scorie nei siti lucani. E’ stato ribadito in modo chiarissimo, sia da un punto di vista politico, sia da un punto di vista tecnico-scientifico.

d: Infatti è importante far capire alla Sogin che non è una mera logica in stile “Non nel mio giardino”.

r: Infatti. Parliamo di siti, quelli nostrani, a forte valenza turistica, ma addirittura di “riserva speciale”, se ci riferiamo alla zona dei Calanchi. La nostra è una battaglia contro un’ipotesi assurda -che tra l’altro ha unito tutti i territori limitrofi alle aree interessate- nella quale abbiamo dunque opposto motivazioni geologiche, anche dal punto di vista sismico (tramite puntuali schede di carattere scientifico). Si tratta poi di zone a vocazione agricola, che col deposito di scorie sarebbero messe in ginocchio in maniera irreversibile (con tutto quello che i nostri agricoltori sono già costretti a subire con la crisi attuale).

—-Essendo presente anch’egli al ristorante, coinvolgiamo per un attimo su questo tema anche il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, che sottoscrive quanto affermato dal collega materano, confermando di aver esposto con fermezza la contrarietà all’eventualità profilata dalla mappa della Sogin, nel corso delle audizioni da questa tenute a gennaio scorso; rispetto alla vicenda che interessò Scanzano, afferma Guarino, c’è stata maggiore trasparenza da parte della stessa Sogin, ma ciò ha consentito di verificare che nei loro studi MANCAVANO molti aspetti legati alla fauna protetta, al territorio e alla produzione locale (vedi grano di Genzano).—-

A questo punto la parola torna a Piero Marrese:

Abbiamo GIA’dato. Noi Lucani siamo ancora enormemente in credito, sotto molti punti di vista, compresa l’acqua (che forniamo anche ad altre regioni).

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