Il Movimento 24 agosto per l’Equità territoriale chiederà alla Commissione europea di ridurre da 209 a 90 miliardi le risorse del Recovery Fund destinate all’Italia.
A 209 miliardi l’Europa arriva tenendo conto di tre criteri: la popolazione (che “vale” 90 miliardi), il reddito pro capite (più soldi dove è più basso) e il tasso di disoccupazione (più soldi dove è più alto). Con questi due ulteriori criteri, per le condizioni drammatiche del Mezzogiorno, a cui i governi nazionali hanno negato treni, strade e altre infrastrutture, la cifra per l’Italia è salita a 209 miliardi.
Ma il governo italiano, nel suo annunciato piano per il RF, limita la quota per il Sud al 34 per cento, ovvero solo in proporzione agli abitanti. La differenza, quindi, invece di essere spesa per ridurre  le disuguaglianze, sarà usata per accrescerle, perché la si sottrae al Sud e la si dà al Nord. Quei soldi, quindi, invece di essere utilizzati per le regioni e le ragioni per cui sono stati stanziati (ridurre l’alta disoccupazione e alzare i bassi redditi) saranno dirottati dove c’è bassa disoccupazione e alti redditi.
Per evitare che il colpevole divario Nord-Sud divenga socialmente pericoloso per la reazione dei derubati, il Movimento 24 Agosto per l’Equità territoriale chiede all’Europa di non contribuire all’ennesima ingiustizia; e annuncia una serie di azioni di protesta in Italia e a Bruxelles.
Pino Aprile
Presidente Movimento 24 Agosto Equità Territoriale

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