“In un momento così delicato per il Paese e per la nostra Regione le crisi aperte al buio non portano niente di buono.

Lo abbiamo pagato con la crisi aperta al buio da Italia Viva sul Governo Conte 2 e lo paghiamo adesso con la crisi annunciata in regione Basilicata.

La responsabilità di chi rappresenta le istituzioni viene puntualmente sacrificata per tutelare interessi di parte o personali ammantandoli di ragioni superiori inesistenti.

E’ evidente che la sostituzione tecnica di Conte seppur con persona di elevato profilo ha forse rassicurato Europa e mercati ma ha privato l’azione di un respiro politico ampio e di prospettiva relegando i gruppi parlamentari al ruolo per lo più di spettatori.

Non che la rappresentanza parlamentare non abbia gravi responsabilità anzi, ma così si sono spenti anche i pochi esempi virtuosi congelando la prospettiva e la proposta politica.

Oggi in questo limbo nazionale la lega lucana ostenta un coraggio che non ha di aprire una crisi vera.

Finirà come sempre a tarallucci e vino trattandosi come sappiamo solo di assestamento di postazioni e di equilibri tra le forze politiche della maggioranza non di un rilancio vero dell’azione politica che era e resterà una chimera”.

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