La giuria del premio “Cestista dell’anno 2008/2009” ha esaminato le candidature pervenute ed ha assegnato i premi del “2° Memorial Edmondo Landi”, questi i vincitori che lunedì 11 gennaio alle ore 17.00 presso il Teatro Nuovo CDE di Potenza in Via del Seminario Maggiore, riceveranno l’artistico trofeo messo in palio dal Nuovo Basket Club Potenza.
CESTISTA NAZIONALE ASSOLUTO: Francesco Longobardi;
alla sua sesta stagione nella Olimpia Matera dopo una breve parentesi dello scorso anno nel Molfetta, è unanimemente riconosciuto ed apprezzato come una delle migliori ali italiane impegnate nella serie A dilettanti. Nasce a Cava dei Tirreni il 25 settembre 1969 ma si afferma subito nelle giovanili della Juve Caserta, nella Serie A degli anni 80, con alcune brevi apparizioni in prima squadra, ma si impone poi come pedina fondamentale già nelle stagioni 1989/90 e 90/91 sotto la giuda del grande maestro Coach Franco Marcelletti.
CESTISTA REGIONALE: Rocco Palazzo;
nasce a Potenza nel 1980 e cresce nelle giovanili del Nuovo Basket prima e del Team Basket dopo, contribuendo a vincere numerosi titoli regionali giovanili e partecipando al concentramento nazionale di Comacchio riservato ai migliori cadetti. Palazzo si afferma per le particolari doti di velocità e razionalità di gioco, visione di contropiede, difesa aggressiva, buone realizzazioni e abilità nel recupero dei palloni: chiamato il Marcel Lupen del basket lucano per la rapidità e “quasi silenziosa” abilità di rubare palla agli avversari.
CESTISTA JUNIOR: Giuseppe Gioele Pace;
guardia, classe 1995, cresce nel centro di addestramento al mini basket della Timberwolves società satellite della A.S Potenza 84. Sotto la guida degli istruttori Marilia Sanza e Antonio Paternoster, spinto, già a 6 anni ad imparare e divertirsi con la pallacanestro, dal grintoso padre Pietro, ex cestista potentino, campione negli anni 70 e 80, del Club Atletico e Libertas Invicta Potenza si mette in evidenza fra le giovani promesse lucane.
PREMIO ALLA CARRIERA: Luciano De Rosa
Nello sport lucano parlare di Luciano De Rosa significa ricordare i momenti eroici di una pallacanestro, fatta di vera “lucanità”, intensa passione e qualità tecnica, sia pure poco attraversata dal professionismo già imperante degli anni 80, rappresenta il prototipo della pallacanestro identificata soprattutto nel gesto sublime ed imperante del tiro a canestro, con l’inconfondibile sibilo di una rete sferzata dalla rotazione del pallone o dall’ eccitante sponda del tabellone.
Nel corso della manifestazione sarà assegnato un premio “speciale” ad un “addetto ai lavori” che è stato particolarmente vicino ad Edmondo e alla sua famiglia.
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