pollino_not_attLa riapertura dello storico Rifugio De Gasperi, a Piano Ruggio, è stata discussa, nei giorni scorsi, durante un incontro svoltosi presso la sede dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, a Rotonda,

tra il presidente del Parco, on. Domenico Pappaterra, il consigliere provinciale di Cosenza, dott. Gianluca Grisolia e il sindaco di Viggianello, Antonio Fiore. Presenti i tecnici dell’Ente.

 L’incontro è scaturito dall’interessamento del consigliere Grisolia che, sollecitato da diversi cittadini, chiedeva di conoscere lo stato dei fatti, dato che il rifugio è stato in parte ristrutturato, con fondi regionali della Basilicata, dal Comune di Viggianello che n’è proprietario. Ciò che è emerso, per quanto affermato da parte dello stesso sindaco del comune lucano, è che c’è in atto la procedura di appalto per ulteriori 600mila euro di lavori finalizzati a renderlo completamente disponibile alla fruizione dei visitatori. In più, ha proseguito il sindaco, si è considerata l’ipotesi di mettere a gara la sua gestione chiedendo a privati o enti pubblici interessati, data la particolare rilevanza e posizione del rifugio, di partecipare al suo completamento. 

L’occasione, inoltre, è servita anche a chiarire lo stato dell’arte della strada che dalla Madonnina raggiunge il rifugio, per la quale un progetto del Parco, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica di Mormanno ne prevede, per una spesa di 260mila euro, la riqualificazione e la messa in sicurezza. Interventi, che prevedono in alcuni punti anche l’allargamento e la creazione di aree di sosta, che consentiranno, è stato chiarito, una migliore gestione del Piano neve. Quest’ultimo, infatti, è stato il terzo punto trattato in quanto il Parco, con lo stanziamento di 50mila euro destinati ai Comuni dell’area in questione, e il rifacimento della strada che collega l’altopiano di Campotenese al Pianoro tra i più belli del Parco, pensa di poter rendere più efficace l’intervento invernale risolvendo gli annosi problemi verificatisi sinora.

 «Abbiamo così sottolineato – ha dichiarato il presidente del Parco – quanto stiamo facendo per restituire alla comunità locale e ai visitatori un rifugio storico del Parco, che nato negli anni Cinquanta testimonia – nonostante le sue alterne fortune –  la nascita della stessa idea di Parco e di valorizzazione della montagna. L’incontro è servito anche ad eliminare – ha concluso Pappaterra – informazioni distorte e falsi pregiudizi che possono insorgere nell’opinione pubblica».

 Soddisfatto dell’incontro il consigliere Grisolia che, nel ribadire il ruolo di chi «recepisce delle istanze e le porta al cospetto della fonte, in questo caso l’Ente Parco del Pollino», ha rilevato «che l’Ente e il suo presidente hanno dimostrato sensibilità verso il problema» e «che saremo vigili affinché il percorso indicato non s’inceppi».

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