Ma tempi non si annunciano brevi. Lo ha comunicato Martorano a sindacati a seguito dei colloqui auto al Tribunale di Trani. Buone prospettive sul pagamento delle spettanze. Questa sera l’assessore incontrerà i lavoratori all’Istituto

La Regione Basilicata formalizzerà nelle prossime ore, al Don Uva e al Tribunale di Trani, le istanze di richiesta di fitto di ramo d’azienda e di pagamento delle pregresse spettanze relative ai mesi di settembre e ottobre ai lavoratori del Don Uva di Potenza, dichiarandosi al tempo stesso favorevole alla definizione di una transazione sui corrispettivi relativi alle prestazioni sanitarie erogate dall’Istituto in favore della Basilicata.E’ la decisione, assunta a seguito degli incontri avuti questa mattina dall’assessore alla Salute Attilio Martorano presso il Tribunale di Trani, e comunicata nel pomeriggio ai sindacati accompagnati da una rappresentanza dei lavoratori.L’assessore ha spiegato che la difficile vicenda dei lavoratori dell’Istituto e la volontà della Regione Basilicata di affrontarla per quanto di propria competenza sta raccogliendo attenzione in tutte le sedi, in uno con l’assicurazione che qualunque procedura non potrà portare al blocco delle attività, ma deve comunque fare i conti con i passaggi procedurali di una vicenda su cui pendono un’istanza di fallimento da parte della procura di Trani e una richiesta di concordato preventivo. Martorano ha comunicato di aver rappresentato negli incontri di questa mattino tanto le difficoltà che si potrebbero registrare nel fornire assistenza ai pazienti del Don Uva quanto la discriminazione patita dai lavoratori lucani ai quali è stata corrisposta una mensilità in meno rispetto ai colleghi pugliesi.Tuttavia i passaggi legali, sebbene lascino margini per attivare subito le procedure per il pagamento delle spettanze arretrate a seguito di una apposita istanza, impongono di attendere i 60 giorni necessari alla presentazione del piano aziendale (che scadranno il 20 gennaio) prima di poter iniziare a ragionare su ipotesi di fitto di ramo di azienda, ma tale ipotesi, nonostante accolga prime valutazioni positive, deve comunque essere recepita nel piano che il Don Uva proporrà al Giudice e al comitato dei creditori.”Auspichiamo che queste ipotesi possano trovare realizzazioni – ha detto Martorano – diversamente dovremo valutare che comportamenti adottare quando a fine gennaio 2013 giungeranno a scadenza le convenzioni per i servizi fronti dal Don Uva”.L’assessore ha anche dato notizia di contatti successivamente avuti con i vertici aziendali che avrebbero garantito che nelle prossime ore avanzeranno istanza al giudice per poter pagare le spettanze arretrate, attestando che tale richiesta sarà poi inquadrata nel piano di rientro che sarà presentato al Tribunale, cercando così di evitare che tutto resti bloccato fino alla presentazione del piano stesso. L’azienda, ha ancora riferito l’assessore, ha comunque assicurato di aver attivato i flussi finanziari per il pagamento nella giornata di domani della parte di mensilità di novembre maturata dopo la data di presentazione dell’istante di concordato.A margine dell’incontro coi sindacati, l’assessore ha accettato l’invito dei sindacati stessi a recarsi presso la struttura sanitaria potentina per illustrare le evoluzioni delle ultime ore direttamente ai lavoratori.

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