In relazione al comunicato stampa del “Centro Thalia” di Potenza, diramato agli organi di stampa nei giorni scorsi ”
la scrivente “Maratea società Cooperativa Agricola” con sede nella frazione “Castrocucco” di Maratea, precisa quanto segue: come è già accaduto in passato, il “centro Thalia” assume il ruolo di “giudice demaniale” che non è proprio di un’associazione che si autodefinisce “centro di ricerca nel settore del turismo” Le affermazioni gravi riportate nel comunicato in questione, sono fondamentalmente non rispondenti al vero, tendenziose e lesive sia dell’immagine sia della parte commerciale della Cooperativa. Infatti, fra le tante, la frase “parcheggio abusivo nonostante le vecchie e nuove ordinanze sindacali” è evidentemente tesa a screditare la nostra Azienda e apparentemente indirizzata a tutelarne, impropriamente, una in particolare, andando così in contraddizione all’oggettività che dovrebbe essere propria di un “centro studi” Infatti, se si analizzasse così la questione ci si imbatterebbe in evidenti storture tecnico amministrative; in tema di “probabile” abusivismo e di uso di tratti di costa in cui la balneazione è stata vietata in diversi periodi per ragioni di sicurezza. Intendiamo altresì precisare che gli organi di controllo, proprio in seguito a un comunicato stampa d’inizio estate dell’anno passato, sullo stesso tema, in merito all’ipotetico abusivismo, anche a nome dalla stessa Thalia, la Guardia di Finanza, consulenti della Procura della Repubblica di Lagonegro, incaricati dalla Prefettura di Potenza, hanno effettuato approfonditi controlli e hanno appurato la situazione, lasciando le cose così come le hanno trovate. A oggi l’area in questione, destinata alla sosta di autovetture in occasione della stagione estiva, è ancora in nostro possesso e gestione. Tanto dovrebbe far comprendere a chi ha scritto il comunicato che affermare che si tratti di abusivismo è quantomeno temerario. Ci pare opportuno, inoltre, evidenziare che nel comunicato, che noi contestiamo, si omette, forse volutamente, che è tutta la fascia, in particolare quella fronte mare di Castrocucco, a essere mal tenuta e mal gestita. Anche alcuni organi si stampa regionali si sono occupati del tema; con puntualità è stata fatta rilevare che la situazione di Castrocucco non è propria di una cittadina definita da piu’ parti “la perla del Tirreno” Nei giorno seguenti al comunicato ripreso dalla stampa locale, purtroppo, l’attività della scrivente ha subito delle ingiustificate difficoltà nel suo svolgimento. E per questo abbiamo dato mandato al nostro legale, che per altro conosce bene la situazione perché impegnato nella tutela dei nostri diritti sullo specifico tema, di verificare se vi siano fattispecie perseguibili in via civile e penale e adire tutte le necessarie azioni per tutelare sia la nostra immagine sia la nostra attività commerciale.
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