IL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI MATERA, HA RESO NOTO IL RECUPERO DI MATERIALE ARCHEOLOGICO, SEQUESTRATO NEL METAPONTINO, IN PARTICOLARE NELLA ZONA DI POLICORO
DIFFIDARE DEI FACILI ACQUISTI DI BENI DI INTERESSE CULTURALE, IN PARTICOLARE SE SI TRATTA DI VENDITA ON-LINE: L’ACQUISTO DI OGGETTI DI PROVENIENZA ILLECITA O INDUBBIA, PUÒ CONFIGURARE IL REATO PENALMENTE PERSEGUIBILE EX ART 650 (INOSSERVANZA PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI),712 (INCAUTO AQUISTO) 648 (RICETTAZIONE) DEL COD. PEN.
IL MONITO ARRIVA DAI CARABINIERI DEL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE DI BARI CHE DURANTE UNA CONFERENZA STAMPA A MATERA, HANNO RESO NOTO IL RECUPERO DI MATERIALE ARCHEOLOGICO, SEQUESTRATO NEL METAPONTINO. UN UOMO DI POLICORO E’ STATO DENUNCIATO;VENDEVA SU INTERNET REPERTI ARCHEOLOGICI. I CARABINIERI LO HANNO INDIVIDUATO DURANTE UN’ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO: NELLA SUA ABITAZIONE SONO STATE TROVATE 247 MONETE (UNA D’ORO, 50 D’ARGENTO E 196 DI BRONZO) DI EPOCA MAGNOGRECA E ROMANA, E NUMEROSI ALTRI OGGETTI, MOLTI DEI QUALI RISALENTI AL QUARTO-QUINTO SECOLO A.C.
QUALSIASI CITTADINO NEL MOMENTO IN CUI ACQUISTA UN BENE DI NATURA ARCHEOLOGICA HA L’OBBLIGO DI DENUNCIARNE IL POSSESSO ALLA COMPETENTE SOPRINTENTENDENZA ARCHEOLOGICA.
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