Il presidente del Consiglio regionale: “Nove Regioni hanno sottoscritto i quesiti referendari che saranno presentati domani in Cassazione. Non sarebbe ora che i tg nazionali del servizio pubblico radiotelevisivo se ne occupassero?”
“Con la decisione assunta dal Consiglio regionale della Campania sono nove le Regioni italiane che hanno sottoscritto i sei quesiti referendari per l’abrogazione di alcune parti dell’art. 38 della legge n.133/2014 (sblocca Italia) e di alcune norme ad esso correlate, e dell’art. 35 della legge n. 134/2012 (decreto sviluppo), promossi unitariamente dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome. Non sarebbe ora che i tg nazionali del servizio pubblico radiotelevisivo se ne occupassero?”.
E’ quanto si chiede il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza, che annuncia l’intenzione di scrivere al presidente dell’Agcom Marcello Cardani “perché intervenga per sollecitare i tg delle reti pubbliche a dare alle Regioni italiane lo spazio informativo che merita un tema di così grande interesse per le comunità amministrate. L’informazione corretta e approfondita è essenziale per aiutare i cittadini a formarsi un’opinione. Se, come auspico, dopo il deposito dei quesiti in Cassazione, la Consulta dichiarerà ammissibili i sei referendum proposti dalle Assemblee legislative regionali di Basilicata, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria e Campania il servizio pubblico radiotelevisivo dovrebbe impegnarsi per informare i cittadini di questa opportunità. D’intesa con i presidenti delle altre Assemblee legislative regionali promuoveremo ogni iniziativa utile per chiarire i termini della questione che abbiamo sollevato con i referendum e che attiene, lo ripeto ancora una volta, alla necessità che le Regioni e gli enti locali non vengano esclusi da procedure importanti per il futuro dei propri territori”.
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