È stato presentato, questa mattina, in VI Commissione Caccia e Pesca, il progetto di ricerca sull’“Individuazione delle popolazioni autoctone di trota fario mediterranea sul territorio della Provincia di Potenza finalizzata all’avviamento di pratiche ittiogeniche”. Lo hanno reso noto il presidente e il vicepresidente della Commissione Angela Latorraca e Severino Notarfrancesco.Lo studio, realizzato dall’Università degli Studi di Parma – Dipartimento di biologia evolutiva e funzionale, in collaborazione con l’Arpab, è stato consegnato da poco ed è finalizzato al recupero della specie in via d’estinzione della trota fario lucana.
“Fulcro dello studio – ha spiegato il dottor Gaetano Caricato, funzionario Arpab – è stata l’individuazione delle caratteristiche tipiche delle trote presenti sul territorio provinciale, attraverso il monitoraggio dei principali corsi d’acqua. In particolare sono stati monitorati 17 siti di campionamento su tre fiumi provinciali: Agri, Sinni e Noce”.
Alla fine dell’indagine si è stabilita la possibilità di procedere ad un recupero della trota fario autoctona, partendo da individui puri presenti nel fiume Agri e in parte nel Noce, anche in considerazione del fatto che la trota fario rientra nelle specie da salvaguardare, contenute nell’allegato 2 della Direttiva 92/43/Cee.
Il presidente Latorraca ha sottolineato l’importanza di uno studio che ha permesso di individuare alcune zone dove avviare progetti futuri di recupero delle trote lucane, tramite la cattura, la selezione e riproduzione controllata di esemplari autoctoni. La commissione ha dunque ribadito il proprio impegno a valutare come procedere operativamente all’attivazione di tali progetti, che risultano pienamente in linea con lo sforzo di programmare azioni utili alla salvaguardia del territorio.
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