È questo uno dei temi cruciali lanciati dal Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza nell’ambito dell’incontro con i giornalisti, svoltosi questa mattina nella sala conferenze del Museo provinciale di Potenza e durante il quale sono state illustrate le attività svolte dall’Ente nei primi sei mesi di consiliatura e la programmazione futura riguardo ai temi della viabilità, dell’edilizia scolastica, dell’ambiente, delle attività produttive, della formazione, delle politiche sociali, dell’impiantistica sportiva e della cultura.

“Non ha senso – ha sottolineato Lacorazza – discutere della viabilità provinciale senza prima aver riportato al centro di un confronto serio e bipartisan le grandi scelte che riguardano le infrastrutture e i collegamenti strategici per questa regione”.

E proprio nell’ottica della cooperazione, il Presidente della Provincia a proposito di alcune voci sull’ingresso nel Governo nazionale di un politico lucano ha affermato che “sarebbe auspicabile, perché serve uno sforzo comune e trasversale per lo sviluppo della regione e, dunque, per raggiungere quegli obiettivi per cui anche il presidente della regione De Filippo si sta spendendo”.

A tal proposito Lacorazza ha rilanciato, dunque, il rafforzamento dell’asse Potenza – Foggia che passa attraverso l’arteria Potenza- Melfi. “Una strada, quest’ultima, che necessita di tempestivi interventi sulla messa in sicurezza per porre fine alla catena di morti che attualmente registra e per potenziare il collegamento con Foggia, destinato a diventare direttrice strategica e punto di interscambio per merci e persone”.

“Sull’arteria, in questione, – ha affermato – serve un approccio bipartisan nell’interesse della sicurezza e della connessione. Approccio da estendere anche ad altri collegamenti importanti, quali la “Potenza-Bari”, il collegamento ferroviario “Salerno – Potenza”, la Saurina e altri punti strategici di collegamento anche della Provincia di Matera. “E’ stata una grande idea, e’ una grande idea la Lauria-Candela – ha aggiunto – ma oggi dobbiamo fare i conti con le possibilità, senza rinunciare a battersi per un progetto infrastrutturale che connette la Basilicata agli snodi principali del Mezzogiorno”.

“Una regione dai piccoli numeri come la nostra o è regione mezzogiorno o non è. In tale quadro le azioni della Provincia su viabilità e mobilità non possono che inserirsi in una strategia complessiva finalizzata alla rottura dell’isolamento. In tale scenario – ha continuato Lacorazza – se bisogna aumentare le royalties del petrolio per ridurre il costo della benzina ai lucani, si può anche pensare ad utilizzare tali risorse per investimenti sulle infrastrutture per accelerare il processo di sviluppo dell’intera comunità ”.

“Il tema del futuro della Basilicata – ha concluso il presidente della Provincia – non può essere disgiunto da quello della sua classe dirigente”. Una classe dirigente che – come ribadito da Lacorazza pochi giorni fa, in occasione del premio Azzarà, alla presenza di autorevoli esponenti tra cui il Senatore a vita e Padre costituente Emilio Colombo – deve essere classe dirigente del Paese, saper rafforzare cooperazioni e saper dar voce sul piano nazionale alle esigenze delle realtà locali.

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