Si è tenuto a Roma, nei giorni passati, il XV Congresso Nazionale della UIL, al quale hanno partecipato 1250 delegati provenienti da tutta Italia, nonché numerose autorità del mondo della politica e della società, esponenti delle Istituzioni, degli Enti nazionali e delle Associazioni.La Basilicata è stata rappresentata da una folta delegazione guidata dal Segretario Regionale Carmine Vaccaro.

Tra i delegati era presente anche la giovane avvocatessa, lucana di adozione, Romina Galiani, responsabile del Coordinamento precari negli enti pubblici – categoria UIL FPL – e lavoratrice precaria dell’amministrazione pubblica regionale. A quest’ultima, con grande orgoglio di tutta la UIL Basilicata, è toccato anche l’onore di aprire i lavori e di introdurre alcuni tra i temi più caldi, affrontati anche negli interventi successivi, con un discorso incentrato sulla strategicità dei lavoratori atipici nel contesto lavorativo italiano. Questi lavoratori, ha sottolineato l’avv. Galiani, sono purtroppo percepiti quale mero fattore di criticità nell’organizzazione amministrativa e non vengono quasi mai considerati per quello che è il loro reale valore: un volano di crescita per la P.A., la quale ha bisogno di professionalità sempre più elevate per affrontare le sfide della modernità. I cosiddetti “lavoratori della conoscenza” – così vengono definite le figure flessibili che hanno contratti a scadenza – sono il vero capitale che la P.A. deve essere in grado di valorizzare, per rinnovarsi e proiettarsi verso il futuro.

Il XV congresso della UIL è caduto quest’anno in coincidenza di un momento storico molto delicato per l’economia nazionale, europea e mondiale, alle prese con una profonda crisi economica e finanziaria che attanaglia tutti i settori del lavoro pubblico e privato. E’ stato lo stesso Segretario Nazionale Luigi Angeletti, nella sua relazione congressuale, ad evidenziare i guasti prodotti dai processi di  globalizzazione mal governati e da quelli di integrazione dei circuiti economici internazionali i quali, lasciati in balia del mercatismo spinto, hanno portato allo scoppio della bolla speculativo-finanziaria degli scorsi mesi, devastante tanto quanto quella del 1929 .

Questa complicata cornice internazionale, con le gravi ripercussioni che ne sono seguite a livello nazionale e locale, ha imposto al sindacato di  tracciare strade innovative per uscire dalla difficile congiuntura economica per il bene dei lavoratori, dei pensionati e dei soggetti più deboli della collettività, ripristinando il necessario grado di fiducia e di volontà indispensabile a far ripartire il motore produttivo dell’Italia. Questi concetti sono stati sottolineati e ribaditi proprio dal Segretario Regionale Vaccaro il quale, nel suo discorso, ha chiesto di riportare sotto i riflettori del dibattito nazionale il mondo del lavoro, troppo a lungo messo ai margini da un capitalismo predatorio e di rapina, che specula con i prodotti derivati e con l’ingegneria finanziaria sulla vita delle persone, ma che non è in grado di generare ricchezza e benessere reale.

 

 

 La UIL, ha sentenziato il Segretario lucano, ha sempre affrontato queste battaglie senza preoccuparsi dell’impopolarità di certi argomenti, con l’unico obbiettivo di difendere concretamente le persone e le famiglie che hanno riposto la loro fiducia nelle mani del sindacato, per la difesa efficace dei loro interessi.

Aumento dei salari e delle pensioni, rafforzamento della rete delle protezioni sociali, sostegno alle giovani leve lavorative, sono queste le tematiche che stanno a cuore alla UIL e che l’organizzazione ha saputo integrare con il repentino mutamento del clima sociale e politico generale. Per questo, pur dinanzi ad una crisi di proporzioni immani, com’è quella attuale, le donne e gli uomini della UIL non si sono fatti irretire ed hanno saputo avanzare proposte fattive per migliorare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori italiani.

“ La nostra attività al fianco dei lavoratori – ha proseguito Vaccaro – non si è persa dietro agli slogan e alle parole di circostanza, ma si è concretizzata in proposte migliorative per la salvaguardia delle garanzie e dei diritti dei “produttori” a tutti i livelli sia economici che sociali. Le battaglie contro gli sprechi, le inefficienze, il controllo della spesa e quelle a favore della qualità dei servizi, dell’efficienza, della sobrietà, del welfare – ha concluso il Segretario – sono i valori essenziali sui quali il Sindacato ha costruito la propria identità coriacea e collaborativa, una identità che deve adesso divenire patrimonio comune della nazione e di tutti i cittadini di buona volontà.”

 

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