caseus_giuriaPROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE POTENTINA “ANFOSC”. VINCONO I FORMAGGI DEL RISTORANTE “LA TORRE” DI BRONDELLO (CUNEO). Il ristorante “La Torre” di Brondello (Cn) è il vincitore della sesta edizione del Premio Caseus. Ideato e voluto dal Professor Roberto Rubino, Presidente dell’ANFOSC (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo),  il riconoscimento premia il miglior carrello di formaggi, secondo parametri di qualità, tipicità ed originalità, valutando la scelta degli accostamenti e la loro presentazione. Quest’ anno il premio è andato ad un ristorante del Piemonte ed è stato assegnato lunedì scorso a Roma, nella suggestiva cornice del Palazzo Rospigliosi. La manifestazione è promossa ed organizzata dall’ANFOSC, che ha sede a Potenza, in collaborazione con l’Azienda Speciale Romana Mercati della Camera di Commercio di Roma. Sette i ristoranti italiani in gara: “Ispingoli” della Sardegna, “Il Tosco Romagnolo” dell’Emilia Romagna, “La Credenza” e “La Torre” del Piemonte, “L'Ortica” del Lazio, “Le Petit Restaurant” della Val d'Aosta e “Vinalia” dell’Abruzzo. La valutazione dei formaggi è stata fatta da una giuria di esperti, presieduta dal giornalista e gastronomo Carlo Raspollini, e costituita da importanti nomi della carta stampata e della televisione italiana ed estera: Beppe Bigazzi, Guido Barendson, Francesca Alliata Bronner, Aart Heering e Frederika Randall. Il vincitore, Ivano Maero, titolare del ristorante “La Torre” di Brondello, ha illustrato dinanzi ai presenti ed alla commissione giudicatrice, con professionalità e spigliatezza, i formaggi selezionati, fornendo anche una dettagliata scheda descrittiva; sul suo carrello: un formaggio ovino- una Sola di pecora Roaschina- un Plaisentif, o “formaggio delle viole”, dell’alta Val di Susa accompagnato dal vino Dolcetto di Dogliani doc, lo “Jamar” prodotto sul Carso e stagionato nelle grotte carsiche, un erborinato di capra, ed infine il Castelmagno accompagnato dal Barolo. Il gustoso allestimento ha catturato l’attenzione della giuria che ha assegnato al giovane Maero il Premio per “la vasta gamma di proposte offerte, l’altra professionalità nella presentazione del carrello, la ricercatezza dell’esposizione e la passione con la quale segue e sostiene il processo produttivo del proprio territorio. E’ un riconoscimento- ha concluso la Giuria nella motivazione- al ristoratore ma anche all’affinatore e all’appassionato di formaggi di qualità”. La Commissione giudicatrice ha avuto parole di apprezzamento anche per l’intensa attività di promozione a favore della cultura del formaggio che l’Associazione ANFOSC persegue dal 1995, non solo con il Premio ma anche grazie ad un’importante attività editoriale, che vede la rivista bimestrale “Caseus”, diretta dal lucano Pino Anzalone, al primo posto tra le offerte editoriali nel settore caseario.

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