Francia, Italia e Spagna i paesi più colpiti. Ammonta a 435 miliardi di euro la spesa per la difesa e per la sicurezza dei residenti nei 28 stati dell’Unione Europea, pari al 3,1 del Pil dell’area.  

Il Belgio tra i paesi ad investire di più: oltre mille euro per cittadino. In Italia contrazione del 6% pari a 3,2 miliardi di euro. È quanto emerge dalla nota scientifica “Europa sotto assedio” realizzata dall’Istituto Demoskopika.

Oltre duemila vittime, tra morti e feriti, in attentati di gruppi terroristici in scali aeroportuali o in aerei con l’obiettivo di colpire prioritariamente Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Germania e Grecia. Si riduce dello 0,9% la spesa dei 28 paesi membri dell’Unione Europea per la difesa, l’ordine pubblico e la sicurezza degli oltre 500 milioni di cittadini residenti nell’area. In Italia si registra una contrazione più rilevante rispetto al dato europeo: 3,2 miliardi di euro in meno, in valore assoluto, dal 2014 al 2010, pari al 6%. Norvegia, Svizzera e Regno Unito risultano gli Stati ad investire di più nella sicurezza dei loro residenti. Anche il Belgio, con poco più di mille euro per cittadino, si colloca tra i primi otto paesi più sensibili a “difendere” i propri confini dalla minaccia terroristica. Anche in relazione alla spesa per residente l’Italia, con 848 euro pro capite, si posiziona al di sotto della media europea pari a 864 euro. È quanto emerge dalla nota scientifica “Europa sotto assedio” realizzata dall’Istituto Demoskopika.

I numeri del terrore: oltre mille i “caduti”. Sono 2.145 le vittime dei 368 attentati terroristici che si sono verificati dal 1970 ad oggi nell’area europea “allargata” all’intera Russia vista la significatività del territorio. Ben 1.153 le persone che hanno perso la vita, 992 i feriti in incidenti e disastri causati da gruppi terroristici in aeroporti o aerei. Tre i paesi dove si è registrato il maggior numero di attentati: Francia con 63 episodi, Italia con 58 attacchi e Spagna con 49 episodi terroristici. Seguono Regno Unito (29 attentati), Germania (26 attentati), Grecia (24 attentati), Russia (17 attentati), Svizzera (16 attentati) e Belgio (15 attentati). Significativi anche gli attacchi registrati a Cipro (13 episodi), Austria (11 episodi), Danimarca (10 episodi), Paesi Bassi (6 episodi), Ucraina (6 episodi) e Portogallo (5 episodi). I paesi meno colpiti dalla ferocia dei gruppi terroristici, nell’arco temporale osservato dai ricercatori di Demoskopika che hanno elaborato i dati dell’università del Maryland, risultano Bulgaria, Irlanda, Norvegia, Repubblica Ceca, Svezia con 3 attentati terroristici per ciascuno paese e Croazia, Kossovo, Lussemburgo, Malta e Polonia con un episodio terroristico ciascuno.
Il maggior tributo di vittime, tra morti e feriti, è stato pagato da Ucraina (338 persone), Italia (312 vittime), Regno Unito (300 vittime), Russia (298 vittime), Grecia (290 vittime), Spagna (146 vittime), Francia (121 vittime) e Belgio (92 vittime). Seguono Svizzera (68 vittime), Germania (55 vittime), Austria (51 vittime), Repubblica Ceca (26 vittime) e Cipro (25 vittime). Infine, a cadere complessivamente in attentati terroristici in aeroporti o aerei altre 23 persone in Danimarca, Paesi Bassi, Croazia, Bulgaria, Irlanda e Lussemburgo.

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