“Sulla differenziata il sindaco De Luca inizia con la legalità (questo il suo annuncio sui giornali) e finisce …con gli interinali. O meglio, più  

che finire, possiamo dire che continua, visto che si tratta di un sistema classico per aggirare le regole dell’impiego pubblico, molto caro al Pd. Ci domandiamo: il sindaco ricorda quando ai suoi alleati di centrodestra diceva di voler “assolutamente evitare” il sistema degli interinali, che si traduce inevitabilmente in assunzioni pubbliche poco trasparenti, con lavoratori forniti al Comune da società private e vicine alla politica? No, forse non lo ricorda più, come tante altre cose”. Questo quanto afferma Antonio Vigilante, capogruppo di Lista civica per la Città. “Dobbiamo amaramente constatare che Dario De Luca, come uomo politico, è sempre più vicino al premier in carica Matteo Renzi, non solo per frequentazioni politiche (Vincenzo Taddei il suo nuovo referente nazionale), ma anche per metodi di governo: grandi annunci, grandi kermesse elettorali travestite da ‘appuntamento istituzionale’, promesse e ammiccamenti di ogni tipo. De Luca oramai è una madonna pellegrina che viene portata in giro, da un PD in malora e da qualche solitario arrampicatore sociale, a distribuire speranze. Peccato solo che la famosa ‘agibilità politica’, guadagnata a colpi di tradimenti degli alleati e di inciuci col Pd, non gli abbia ancora consentito di fare anche i miracoli: la sbandierata rivoluzione della differenziata è in realtà un clamoroso flop. Innanzitutto: il Comune di Potenza (il sindaco si guarda bene dal farlo sapere in giro) ha appena perso 360.000 euro per il centro di trasferenza. Questo, per un ente in dissesto e per un sindaco che non perde occasione per giustificarsi con la scusa che ‘non ci sono i soldi’, è già molto grave. I motivi sono i soliti: De Luca non controlla gli uffici, e il Comune è una nave senza timoniere, inefficiente e irresponsabile. Poi: il centro di raccolta prossimo venturo sarà fatto (non è uno scherzo!) a Parco Aurora, una soluzione pericolosa per non dire folle, che sembra pensata più per uscire da un vicolo cieco che per risolvere un problema, e che metterà a repentaglio la qualità della vita (se non addirittura la salute) di tre rioni e della città. E comunque, l’ipotetico futuro centro di raccolta di Parco Aurora (anche questo, il sindaco non lo dice, durante le sue kermesse…) è tutto ancora da progettare, autorizzare e finanziare, come l’ipotetico centro di compostaggio che sarebbe previsto a contrada Piani del Mattino. Luogo un tempo immaginato come aeroporto, mai realizzato per via delle frequenti e violente raffiche di vento, oggi si propone il centro di compostaggio, ma la domanda è d’obbligo ed immediata: ‘i venti impetuosi cosa potrebbero provocare con l’impianto di compostaggio e le relative emissioni nauseabonde?’. Morale della favola: sulla differenziata risultati scarsissimi, procedure di dubbia legittimità e clamorosi errori. Un po’ poco per fare annunci entusiastici e tagliare nastri, ma si sa, il ‘Renzismo’ avanza e il sindaco non vuole perdere il treno. Chi per questi mari va…” conclude Vigilante.

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