“Sono tante le persone che affiancano le strutture sanitarie nei servizi di pulizia e di sanificazione, che assistono direttamente le persone più fragili, quelle non autosufficienti, le famiglie, che si occupano della raccolta dei rifiuti e di altri servizi essenziali anche in un momento di forte contrazione delle attività”, continua la nota. “Ad essi si aggiungono tutti quelli che lavorano negli esercizi di erogazione di beni di prima necessità, come farmacie e supermercati, nel settore agroalimentare e in tutti quei comparti produttivi, quali a titolo solo esemplificativo l’erogazione dell’energia e la manutenzione delle infrastrutture, che continuano regolarmente il proprio lavoro. Sono tutte persone che si fanno carico dei bisogni della popolazione anche senza avere tutti gli strumenti di protezione”.
Il manifesto delle associazioni imprenditoriali Pensiamo Basilicata chiede pertanto alle istituzioni e alle autorità pubbliche che tutte le imprese siano messe nella condizione di poter garantire ai lavoratori impossibilitati a restare a casa gli strumenti necessari per poter svolgere in sicurezza la propria attività.
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