Sciopero, Falotico: “Basta accanimento contro i lavoratori pubblici”.“Contro il pubblico impiego è in corso da anni un’inaccettabile campagna denigratoria e questo governo non sembra volersi smarcare dalla linea dell’accanimento che ha caratterizzato tutte le recenti manovre finanziarie”. È quanto dichiara il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, a sostegno della mobilitazione dei sindacati del pubblico impiego contro la manovra del governo Monti.

“Le modifiche apportate durante la discussione alla Camera pur doverose non sono ancora sufficienti a riequilibrare nel senso dell’equità sociale una manovra che si accanisce contro lavoratori dipendenti e pensionati. Se sarà necessario, manifesteremo anche a Natale e continueremo la lotta fino a quando non avremo ottenuto dal governo modifiche sostanziali all’impianto della manovra”.

Per Falotico “è un clamoroso errore di valutazione pensare di mettere ordine nei conti pubblici e chiedere sacrifici alle famiglie senza un preventivo e serio confronto con le parti sociali. Noi vogliamo che la manovra convinca la società italiana prima ancora che i mercati e le istituzioni internazionali che sono la vera causa della crisi economica. Il governo Monti – prosegue Falotico – ha scelto invece la strada velleitaria dell’autosufficienza decisionale, ma così facendo si renderà conto che metterà in serio pericolo la coesione sociale”.

Secondo il segretario della Cisl “anche questa manovra getta discredito sulla categoria dei lavoratori pubblici, additati a capro espiatorio del dissesto della finanza pubblica, mentre i veri santuari dello sperpero legalizzato nella pubblica amministrazione non vengono minimamente toccati. I tagli ai costi della politica si stanno rivelando il solito bluff mediatico e a pagare sono ancora una volta le persone che fanno il proprio dovere fino in fondo fornendo servizi essenziali alle famiglie come scuola e sanità con risorse sempre più risicate”.

“La verità – conclude Falotico – è che i lavoratori del pubblico impiego fanno i salti mortali per garantire la continuità dei servizi, mentre la politica continua indisturbata ad occupare posti di governo e sotto-governo, consigli di amministrazione di enti e municipalizzate, che costituiscono il vero bubbone da estirpare per una strutturale riduzione della spesa pubblica improduttiva”.

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