Con una lettera inviata al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e all’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, il presidente della Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto ribadisce il cattivo funzionamento della macchina burocratica regionale e particolarmente dell’ Arbea, l’Organismo pagatore regionale.

“In questa agenzia – dice Quarto – si erano riposte non poche aspettative che oggi risultano disilluse. Purtroppo, l’ente  non è uno strumento di semplificazione nel rapporto tra impresa e pubblica amministrazione e non consente di velocizzare   l’erogazione dei contributi comunitari e non permette la competitività delle nostre aziende che già vivono una crisi strutturale”.

 La Coldiretti come organizzazione sindacale da anni ha espresso, con sit in e mobilitazioni, il proprio disappunto sulla funzionalità dell’ente.

“Questa è una struttura – ha continuato Quarto – che grava sulle finanze regionali in maniera consistente e che si appresta a raggiungere una pianta organica la più alta degli Organismo pagatori regionali d’Italia, che, nonostante il già cospicuo numero di personale, ha fatto sempre ricorso a società esterne per svolgere i propri compiti istituzionali senza neanche raggiungere le richieste di certificazioni comunitarie di corretta funzionalità”.

 

Ad oggi, come denuncia Coldiretti, le imprese agricole lucane attendono che si avviino procedure per il riallineamento dei dati indispensabile per l’avvio della nuova Domanda Unica (PAC) 2010.

E’ stata, infatti, completamente elusa la cosiddetta attività di “refresch” che l’Agea ha più volte prorogato fino allo scorso 28 febbraio, ma che Arebea non ha avviato facendo risultare la Basilicata l’unica regione d’Italia a non aver completato quel processo di trasparenza e semplificazione indispensabile per l’avvio delle nuove domande.

 

Inoltre, più volte è stato sollecitato il completamento dell’istruttoria necessaria delle pratiche PSR 2008 e precedenti per la definitiva messa in liquidazione. Risultano ancora “sospese” (ma con poco sforzo potrebbero raggiungere lo stato di liquidabili)1195 pratiche relative agli impegni agro ambientali per gli anni 2007 e 2008, oltre alle pratiche afferenti il sostegno alla forestazione degli stessi anni;

 

 

 

risultano invece completamente non liquidate tutte le pratiche PSR del 2009 che riguardano oltre 2400 aziende che sono in attesa almeno del 75% del liquidabile.

A questi “arretrati” va necessariamente aggiunto ancora il restante 20% del sostegno al reddito relativo alla Domanda Unica 2009 non ancora liquidato alle imprese lucane.

 

“Questa situazione – ha detto Quarto – crea difficoltà alle imprese che se avessero potuto contare su un Organismo Pagatore di normale efficienza sicuramente oggi avrebbero potuto almeno far riferimento ad una maggiore liquidità aziendale utile ad affrontare il grave stato di crisi generale dell’economia agricola. Lo stato di agitazione che si va a tramutare in mobilitazione e che Coldiretti non disdegnerà di accompagnare facendo evidenziare la completa assenza di risposte o decisioni che la stessa Giunta Regionale finora non ha conseguito sia in termini di obiettivi  che di certezze”.

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