olio-2Si chiama ICABas il software, previsto dal Regolamento regionale “sull’Utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide dei frantoi oleari”, che faciliterà i produttori di olio nelle procedure di richiesta autorizzativa, di concessione e di controllo. Il programma, realizzato grazie alla collaborazione delle Università di Pisa, Salerno e Potenza e concesso in uso gratuito alla Regione Basilicata, è stato presentato e ne è stato spiegato il funzionamento oggi in un incontro in Regione con i produttori, a cui hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale ed Economia montana Roberto Falotico, il dirigente generale del Dipartimento, Francesco Pesce, il direttore dell’ufficio produzioni vegetali, Rocco De Canio, il ricercatore dell’Università della Basilicata, Giuseppe Celano e il software designer, Luca Rizzuti.  “Agli operatori del settore – ha detto l’assessore Falotico – viene fornito uno strumento moderno e semplice che si basa su valutazioni oggettive legate a parametri territoriali ed ambientali, secondo una metodologia condivisa sia dall’istante che dal controllore”. “Questo regolamento – ha aggiunto – è una risposta ad una problematica disposta da una norma. Utilizziamo al meglio quella che oggi è un’opportunità, sarebbe un grande errore non farlo. Esso rappresenta un’alta forma di democrazia: è stato valutato, concordato e soprattutto emendato in base ai suggerimenti delle associazioni di categoria”. Il regolamento rispecchia la necessità della Regione di adeguarsi alle direttive comunitarie relative alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole al fine di “utilizzare secondo precisi parametri i reflui dei frantoi oleari come risorsa agronomica e non come fattore di inquinamento”. “E’ importante – ha concluso Falotico – avviare un confronto tra pubblico e privato e procedere di pari passo per risolvere i vari problemi e avviare fin da subito azioni propedeutiche”.

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