Nessuna misura economica che guardi con concretezza alla ripresa produttiva e occupazionale, soltanto interventi ripiegati a far fronte alla spesa corrente,  

aumentata vertiginosamente in questa legislatura”. È questo il commento del sindaco di Tito e membro del Consiglio direttivo Anci Basilicata, Graziano Scavone, agli articoli del collegato alla manovra finanziaria regionale che finalmente approda in consiglio per l’approvazione.

Da tempo e più volte abbiamo chiesto al presidente della Regione Marcello Pittella di aprire un tavolo di confronto con i comuni interessati – sottolinea Scavone – per individuare azioni tese ad alleggerire il carico fiscale che grava sulle imprese lucane e a rilanciare gli investimenti”. Modelli di defiscalizzazione, riduzione dei costi energetici per le attività produttive e risorse della nuova programmazione 2014-2020 impiegate per la riqualificazione e la riconversione delle aree industriali: questi i temi su cui la Regione Basilicata dovrebbe, a parere del sindaco di Tito, indicare percorsi e traiettorie possibili. “La Giunta regionale invece tira a campare. Non sono sufficienti i bandi per gli incentivi alle imprese: strumenti oramai consolidati, rivolti a poche attività, che non rappresentano misure straordinarie utili ad affrontare la situazione eccezionale di stallo economico e occupazionale in cui siamo immersi”. “Mi chiedo quando il presidente Pittella – contiuna Scavone – vorrà incontrare i ‘comuni industriali’, così come richiesto per il tramite dall’Anci Basilicata, per definire ad esempio quali azioni concrete sostenere con i 70 milioni di euro derivanti dalle royalties del petrolio per eliminare la Tasi sugli stabilimenti produttivi, tributo comunale che si aggiunge agli oneri consortili, e per iniziare a discutere seriamente delle riforma dei Consorzi industriali e del loro superamento, visto che molti, come quello di Potenza, sono interessati da una pesante situazione debitoria”.

Non è accettabile che nel bilancio regionale vengano considerate misure per circa 10 Meuro destinate ai comuni che hanno dichiarato il dissesto finanziario – prosegue il sindaco Scavone – mentre non vi è alcun stanziamento per quei comuni che, pur di far quadrare i conti così come la norma e una corretta gestione finanziaria richiedono, hanno dovuto agire sulla leva fiscale penalizzando imprese e cittadini”. “Dispiace ancora non vedere tra i capitoli stanziati in bilancio alcuna copertura per i rimborsi dell’iva, pari a 8 Meuro, anticipata dai comuni in occasione della realizzazione dei progetti finanziati con risorse liberate del PSR 2007-2013, laddove basterebbero pochi milioni di euro per dare fiato ai tanti comuni che in maniera responsabile hanno accolto l’invito della regione a realizzare progetti pur di evitare il disimpegno automatico delle risorse e che in molti casi sono stati comunque interessati da provvedimenti di sequestro dei cantieri. Ci aspettiamo, quindi, di trovare quanto meno le risorse minime essenziali per il sostegno al funzionamento delle aree programma, considerato che i comuni capofila da tempo hanno manifestato le sofferenze e le criticità nel mantenimento delle funzioni a loro assegnate in materia di forestazione”.

Quest’anno la Regione non ha ancora concesso spazi finanziari verticali ai comuni sul patto di stabilità. Assegnarli significherebbe consentire ai comuni di poter realizzare ulteriori investimenti, rispetto ai pochi spazi concessi sulle quote comunali”. “Insomma – conclude il sindaco Graziano Scavone – aspettiamo di leggere negli atti di programmazione economico-finanziaria più importanti la visione strategica per la Regione, il cuore e la testa, per uscire fuori dall’ordinarietà e rilanciare lo sviluppo e la crescita delle nostre comunità e, soprattutto, di riconsiderare il ruolo degli enti comunali, che non possono essere rilegati a meri produttori di consenso territoriale ma va assegnata loro una funzione proattiva di agenti di sviluppo locale”. 

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