“La difesa del welfare e la tutela delle categorie sociali più deboli non può prescindere dalla battaglia dei pensionati: ancora una volta ci si accanisce su coloro che si trovano in situazioni di gravità familiare, economica, sociale, sanitaria.

L’INPS ha emanato la circolare n. 149/2012 che riporta i dati e le situazioni per il rinnovo delle pensioni per l’anno 2013 ( già di per sé deprimente); in questa occasione ha voluto rimarcare che una della categorie più deboli debba essere ancor di più oggetto di “attenzione particolare”. La circolare ha stabilito che per gli invalidi civili al 100% titolari di pensione di inabilità, il reddito da considerare non è solamente quello personale , ma dal 2013 anche il reddito del coniuge. Possiamo forse immaginare le conseguenze per quei cittadini lucani riconosciuti inabili già alle prese con una situazione insostenibile.

Siamo di fronte ad una ulteriore dimostrazione che i cosiddetti Governi Tecnici non hanno cuore (ma neanche testa). La UIL, La UIL Pensionati Nazionale, in accordo con la consulenza dell’Ufficio Legale del Patronato ITAL UIL e dell’ ADA ha attivato un servizio per verificare gli aspetti della circolare e trovare adeguata soluzione al problema.

Per il segretario regionale della UIL lucana Carmine Vaccaro l’ “agenda Uil” che sarà predisposta dalla Segreteria confederale e presentata agli schieramenti politici che si apprestano a vivere la competizione elettorale conterrà la richiesta di impegni precisi per il welfare e i pensionati. Si tratterà di un documento snello in cui saranno elencate alcune proposte di politica economica e sociale considerate fondamentali per lo sviluppo del Paese.

Secondo la Uil, chi si candida a governare deve assumersi l’impegno di attuare scelte orientate a promuovere la crescita, valorizzare il lavoro, realizzare l’ammodernamento del sistema istituzionale. La Uil misurerà il futuro Governo dalla capacità di rispondere positivamente alle proposte in questione.

In particolare la Uil chiede al futuro Governo e al futuro Parlamento un deciso cambiamento delle politiche, in grado di arrestare il progressivo impoverimento dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie e di rilanciare sviluppo e crescita, valorizzando il lavoro, riducendo la pressione fiscale su lavoro e pensioni, razionalizzando la spesa pubblica, tagliando i costi impropri della politica, rafforzando l’equità nella distribuzione dei sacrifici e della ricchezza e nell’accesso ai servizi sociali e sanitari, garantendo un sistema di welfare universale, con particolare attenzione al Servizio sanitario nazionale, rifiutando pericolose inversioni di tendenza.

Nessun cambiamento positivo della società è possibile ignorando la popolazione anziana e che l’allungamento della durata media di vita, fatto

assolutamente positivo, impone una nuova visione e costruzione della società, che abbracci tutte le fasi dell’esistenza e tutti gli ambiti della vita.

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