In risposta alla dichiarazione di sciopero del personale TOTAL previsto per il 12 luglio 2017 abbiamo assistito ad una repentina “caduta di stile” da parte dell’azienda la quale, con una lettera del 3 luglio, usando toni minacciosi ed intimidatori ne ha definito illegittima e pretestuosa la proclamazione.
Un atteggiamento che stigmatizziamo con decisione, la cui gravità risiede nel fatto che la procedura, quella prevista dalle leggi 146/90 e 83/2000, ha visto coinvolte le figure istituzionali individuate dalla norma, le quali hanno dovuto assistere allo scellerato tentativo da parte dell’azienda, perpetrato anche in occasione del tentativo di conciliazione svoltosi lo scorso 28 giugno innanzi al Prefetto, di denigrare sindacato e lavoratori.
Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e Prefetto di Potenza, nel ruolo di supervisori e garanti dell’azione conflittuale, hanno registrato il comportamento della Total che di fatto ha messo in atto un atteggiamento intimidatorio minacciando di promuovere azioni risarcitorie a tutela dei propri interessi. Quasi a ritenere che gli interessi aziendali prevalgono su quelli dei lavoratori e che solo i primi sono meritevoli di tutela mentre i secondi sono illegittimi.
Vorremmo ricordare che lo sciopero in questione è stato proclamato nel rispetto della procedura prevista dalla normativa in vigore, normativa che tutela il diritto costituzionalmente garantito di potersi astenere dalla prestazione lavorativa, nel rispetto delle previsioni normative, senza incorrere in alcuna sanzione.
E’ l’unico strumento che i lavoratori hanno a disposizione. Quando il confronto e le parole non bastano più, diventa inevitabile utilizzare lo sciopero per affermare i propri diritti, ma anche e soprattutto la propria dignità.
Perché lo ribadiamo, pur nella consapevolezza che non esiste una previsione normativa o contrattuale che riconosca il trattamento in questione, ne rivendichiamo con forza il riconoscimento anche ai lavoratori italiani, per affermare il principio di equiparazione nel trattamento di questi ultimi a quello praticato ai colleghi francesi che operano sul cantiere “Tempa Rossa”.
Per le ragioni sopra esposte chiediamo ai lavoratori di aderire compatti allo sciopero proclamato per il giorno 12 luglio 2017.
Non ci faremo intimorire, continueremo a sostenere la nostra battaglia di dignità, pronti ad alimentare ulteriori iniziative di lotta.
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