La Segreteria Provinciale della Fials Confsal, in una nota alla Direzione Generale ASP Potenza e all’Assessore alla Salute e Sicurezza, riaccende i riflettori sul Servizio del 118, questa volta a proposito della tanto decantata ipertecnologica “ambulanza satellitare”.
Era del 2012 infatti, la notizia che indicava la data del 18 aprile per la cerimonia di presentazione del nuovo veicolo quale risultato di un progetto di Telemedicina. Le enunciazioni fatte dal Responsabile del 118, descrivevano il reale impiego di un mezzo di soccorso moderno e innovativo, supportato dalla comunicazione satellitare, che avrebbe consentito una “pre-diagnosi” durante il trasporto e indirizzare gli utenti verso il presidio ospedaliero più idoneo oltre alla relativa assegnazione del codice assistenziale di priorità.
I benefici prospettati, in termini di costi e qualità assistenziale, se il progetto non fosse svanito nel nulla potevano migliorare e ottimizzare le continue richieste di prestazioni assistenziali, che come è noto a tutti sono ulteriormente complicati anche dalla conformazione del nostro territorio di Basilicata, esteso e mal collegato.
Ma del mezzo di soccorso tanto annunciato si sono perse le tracce.
L e domande, “sorgono spontanee” e la Fials chiede a chi di competenza i costi sostenuti per l’acquisto del “prodigioso” mezzo e a chi tocca sostenerne gli oneri, senza dubbio cospicui, considerato l’impiego di una tecnologia così all’avanguardia e che rischia di essere superata.
Ma soprattutto dove è “parcheggiato” il veicolo e quali sono le motivazioni che ne impediscono l’utilizzo?
La Fials- in attesa di risposte agli interrogativi posti chiede, inoltre, all’ Assessore e alla Direzione di Basilicata soccorso di attivare e utilizzare, in tempi brevi, la tecnologica autoambulanza.
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