I sindacati di categoria hanno proclamato uno sciopero di otto ore per sabato 13 giugno in tutte le aziende del polo di Melfi
Si va verso lo sciopero in tutto il polo metalmeccanico di Melfi. Non c’è infatti intesa tra sindacati metalmeccanici e Fiat sulle modalità per recuperare la produzione persa nei giorni scorsi alla Sata di Melfi. Fim, Uilm, Fismic, Ugl, Failms e la Rsu dello stabilimento hanno proclamato uno sciopero di otto ore per sabato 13 giugno in tutte le aziende del distretto al termine del vertice tenutosi questa mattina con Fiat e Confindustria. La delegazione sindacale si è detta disponibile a confrontarsi sulle richieste della Fiat (straordinario e recupero produttivo), ponendo come condizione una serie di richieste. I sindacati chiedono una cifra aggiuntiva rispetto a quella prevista dal contratto nazionale per il lavoro straordinario, il piano ferie, la richiesta di cassa integrazione per le giornate senza lavoro, il rispetto degli impegni occupazionali assunti il 3 giugno presso la Regione Basilicata e di tenere in considerazione, oltre ai lavoratori di altri stabilimenti, anche i lavoratori lucani per fare fronte all’aumento della produzione.
L’azienda, riferiscono i sindacati, non è stata disponibile ad entrare nel merito delle proposte avanzate, ritenendole non praticabili, e ha comunicato il ricorso unilaterale all’orario plurisettimanale a partire da sabato 13 giugno. Per i sindacati metalmeccanici “la Fiat non accogliendo nessuna delle richieste in pratica fa fare un passo indietro sulle corrette relazioni sindacali. Siamo convinti che si possa ancora trovare una soluzione capace di tenere conto delle esigenze dell’azienda ma anche di quelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Pertanto invitiamo la Fiat a riaprire il tavolo negoziale”.
La delegazione sindacale rivendica “una soluzione che premi innanzitutto i lavoratori e nel contempo privilegi l’azienda e il territorio per meglio rispondere alle esigenze produttive in modo condiviso e partecipativo rispondendo con più efficacia alle sfide della competitività e del mercato”.
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