L’annuncio di 4 giorni di cassa integrazione ordinaria da parte della FIAT, la più importante azienda della Basilicata del Mezzogiorno, e l’avvio di un periodo di trasferta in altri stabilimenti del gruppo per 200 operai del sito di Melfi è un segnale di grande preoccupazione per la CGIL di Basilicata.

Se tale iniziativa è legata alla crisi di mercato per il calo della domanda non può che rappresentare un ulteriore segnale di grave malessere per l’andamento della situazione economica mondiale e del Paese, in ordine agli elementi di forte speculazione dei mercati finanziari che trascinano l’inflazione a ritmi insostenibili per i redditi delle famiglie dei lavoratori dipendenti e per l’intera economia reale.
Ancor più preoccupante è la situazione per l’economia regionale che già subisce un arretramento della base produttiva.
E’ necessario ed opportuno, di fronte a tale situazione che si apra in tempi relativamente brevi il confronto più generale in sede nazionale con la FIAT sulla necessità di nuove produzioni da assegnare allo Stabilimento di Melfi per rafforzare e consolidare i livelli occupazionali, anche sulla base dell’intesa tra Regione Basilicata e azienda per la realizzazione di un centro di ricerca da collocare nel sito industriale di Melfi.
E’ essenziale che lo stesso Governo regionale assuma anche rapidamente una forte iniziativa in merito.

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