Al via la 27° Sagra del Fagiolo Igp di Sarconi Da oltre un quarto di secolo un appuntamento all’insegna del gusto e della tradizione
Due giorni di festa – 18 e 19 agosto – in onore di sua maestà il fagiolo
Dagli antipasti ai primi, dal gelato alle marmellate:
il nobile legume preparato in mille varietà e servito nelle strade del centro storico. E ancora mostre, artigianato locale, antichi mestieri, spettacoli di strada, musica, folklore.Per i più piccoli l’appuntamento è con il divertimento del parco giochi “Fagiolandia”.Un mix di gastronomia e cultura, alla scoperta di uno di centri più suggestivi della Basilicata
Ventisette candeline, una delle sagre più longeve d’Italia. Una kermesse di due giorni – 18 e 19 agosto – tutta dedicata a “Sua Maestà” il Fagiolo di Sarconi, prodotto d’eccellenza della gastronomia lucana e italiana, una vera star nel settore, marchio Igp della Comunità Europea (Indicazione geografica protetta) da 12 anni, dal 1996.
Nelle due giornate dedicate a “Sua Maestà” il punto di partenza è sicuramente la gastronomia. Subito dopo arrivano le mostre, gli spettacoli di strada, la musica e il folclore. Tutto per la strada, tutto rigorosamente senza biglietto d’ingresso. Tutto “ispirato” al fagiolo e al fascino semplice e genuino di un prodotto e di una comunità particolarmente effervescenti. Tutti protagonisti e tutti “inebriati” dalla presenza di Sua Maestà il Fagiolo, che in giro per il centro storico si concede ai suoi sudditi più fedeli fino a tarda notte.
Evento clou è il percorso tra le vie del suggestivo centro storico, per scoprire (aiutati dalle didascalie) tutte le 17 varietà ecotipiche del fagiolo locale, la loro storia e il loro legame antico col territorio, e lasciarsi guidare da una stella cometa del gusto ad assaporare tutte le pietanze, rigorosamente a base di fagiolo (dagli antipasti ai primi, dalle marmellate al gelato, dalla porchetta al pecorino), preparate ad arte dai ristoranti della zona. Quest’anno per la prima volta potrete assaggiare l’insalata di cannellini e polpo. Prezzi popolari: 2,5 euro per i primi e secondi piatti, 1 euro per le crostate e il gelato al fagiolo, solo 0,5 euro un bicchiere di vino o una bottiglia di acqua minerale. Chi vorrà lanciarsi nel percorso gastronomico potrà farlo a partire dalle 20.30, entrambe le sere.
Ma c’è di più. In ogni piazza i visitatori potranno conoscere i segreti di un antico mestiere: dalla lavorazione della ceramica a quella dei vimini al legno. E ad ogni tappa, intrattenimento musicale, sempre diverso: dalla “pizzica” salentina alle zampogne alla musica folk lucana. Aggiungete il fascino discreto di un piccolo centro della Val D’Agri, il calore della gente, gli artisti di strada, il piacere di una sagra paesana: ed ecco la carta d’identità semplice di un evento che da qualche anno giunge ad ospitare, nelle due serate, quarantamila persone.
Il programma
Appuntamento il 18 e 19 agosto a partire dalle 10, con le visite guidate al museo etnografico della civiltà contadina e direttamente sui campi di fagioli insieme ai contadini. Alle 17 via ai giochi per bambini di “Fagiolandia”, in piazza Aldo Moro. Dalle 18 in giro per le strade del paese gruppi folk e artisti di strada. Alle 19 apertura della mostra mercato dei prodotti tipici locali. Porte sempre aperte alla mostra permanente “Il treno”. Alle 20.30 si parte con la degustazione dei fagioli nel centro storico. E dalle 22 divertimento in musica in piazza Aldo Moro (parcheggio gratuito per tutti).
L’inaugurazione è fissata alle ore 18 del 18 in piazza Municipio alla presenza del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, dell’assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Folino e del direttore generale dell’Apt di Basilicata Giampiero Perri.
“A Sarconi caschi sempre a fagiolo”
“Il nostro punto di forza è il gusto: quello del fagiolo, la star della nostra sagra, e quello della nostra comunità, l’odore delle nostre stradine, il sapore e il calore della nostra gente”, spiega Giovanni Tempone, presidente della ProLoco.
Ma la sagra è anche un volano, sia per Sarconi che per la Val D’Agri, della cui estate è ormai diventato un appuntamento fondamentale: “E’ uno dei trampolini di lancio per farci conoscere – dice il sindaco di Sarconi Cesare Marte – la nostra è una realtà piena di storia, natura e cultura. Un posto dove caschi a fagiolo tutto l’anno, non solo durante la sagra”.
Pillole di storia
Il fagiolo di Sarconi ha una storia antica. Non si sa di preciso quando arrivò in Val D’Agri, questo legume che venne in Europa sulle navi dei conquistatori del Nuovo Mondo, ma a partire dal Settecento la coltivazione in agro di Sarconi è ampiamente documentata. Componente fondamentale della dieta delle popolazioni lucane perché ricco di proteine, carboidrati, vitamine e minerali ma povero di grassi, il fagiolo è da sempre il “pane dei poveri”. Oggi conosciuto nelle mense di mezzo mondo, il fagiolo di Sarconi ha una caratteristica particolare: la cottura “a prim’acqua”, perché cuoce presto.
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