Il primo seminario si terrà venerdì 18 settembre (inizio ore 8,30 – Teatro Stabile) e si occuperà, in particolare, del “Decreto Legislativo 81/ 08 la tutela della salute e sicurezza in ottica di genere”. Nel secondo, in programma il 29 ottobre 2009, si parlerà dell’”art. 28 e i rischi connessi alle differenze di genere”.

L’Ufficio della Consigliera regionale di parità, la Direzione regionale Inail per la Basilicata, la Direzione regionale del Lavoro della Basilicata, il Comune di Potenza, con l’adesione dell’Azienda sanitaria di Potenza, dell’Azienda sanitaria di Matera, del Comitato Pari Opportunità decentrato presso il Consiglio giudiziario di Potenza – Corte d’Appello di Potenza, della Consulta regionale dei Presidenti degli Ordini dei Consulenti del Lavoro hanno promosso due giornate di studio sui temi della tutela della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento alla condizione femminile.
“Tale articolo – spiega la Consigliera regionale effettiva di parità, Maria Anna Fanelli d’intesa con Nicola Sabatino, direttore della Direzione regionale del Lavoro della Basilicata, e Salvatore Riccardi, direttore regionale Inail Basilicata – supera la concezione di tutela del lavoro femminile circoscritta alla gravidanza e introduce, per la prima volta, la valutazione dei rischi connessi al genere, sia allo stress lavoro correlato, sia ai rischi sul lavoro rapportati alle differenze tra uomini e donne rispetto all’esposizione, per esempio, di possibili danni fisici e chimici.
Con questa iniziativa, inoltre, si vogliono stabilire e rafforzare alleanze e sinergie essenziali e fondamentali, per individuare strategie volte a superare le discriminazioni e a rimuovere situazioni e fattori di rischio per la salute psico-fisica sui posti di lavoro. In ciò cercheremo un ampio coinvolgimento delle Istituzioni, dei Sindacati, delle Parti datoriali e Associative del territorio, che punta a stabilire le metodologie comuni che permettano di individuare obiettivi condivisi e mezzi per raggiungerli.
Secondo il Ministero del Lavoro e ad avviso della Consigliera Nazionale di parità Alessandra Servidori c’è bisogno infatti di alleanze per conseguire “gli obiettivi della sicurezza nell’ottica di garantire il bene primario della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in termini di effettività”, anche alla luce “dell’Accordo Interconfederale per il recepimento dell’Accordo Quadro europeo sullo stress Lavoro Correlato” e “del Piano Strategico 2007-2012”, nel quale si afferma espressamente che per migliorare l’attitudine occupazionale delle donne e degli uomini e la qualità della vita professionale, occorre fare progressi nel settore della parità tra i sessi in quanto le disparità, sia all’interno che all’esterno del luogo di lavoro, possono avere conseguenze sulla sicurezza e sulla salute delle donne sul luogo di lavoro, creando discriminazioni e danni sulla salute psico-fisica della lavoratrice e del lavoratore”.
 

Loading