Minori stranieri non accompagnati, appuntamento in Basilicata per la “Settimana del tutore”

A Potenza il 6 febbraio il seminario su “Tutori – famiglie – comunità.

Nuovi percorsi e forme di accoglienza e inclusione MSNA”

Giovedì 6 febbraio, a partire dalle ore 15, si svolgerà il seminario “Tutori-famiglie-comunità. Nuovi percorso e forme di accoglienza e inclusione MSNA”, appuntamento per la regione Basilicata del ciclo nazionale di appuntamenti formativi organizzati in occasione della “Settimana del tutore volontario”.

L’iniziativa – ospitata nella sala A del Consiglio regionale della Basilicata (viale Vincenzo Verrastro n. 4, Potenza) – è dedicata a cittadini e operatori del settore dell’accoglienza e della protezione dei minori stranieri non accompagnati. Nell’occasione sarà presentato il progetto di monitoraggio della tutela volontaria dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, realizzato in Basilicata anche grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra l’Autorità, il Garante regionale e il Tribunale per i minorenni di Potenza.

Per approfondimenti: https://tutelavolontaria.garanteinfanzia.org

Roma, 4 febbraio 2020

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Scheda: il progetto di monitoraggio della tutela volontaria

Il progetto di monitoraggio della tutela volontaria per i minori stranieri non accompagnati è svolto per adempiere un compito che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) è chiamata a svolgere dalla legge 47/2017. L’iniziativa è finanziata dalle risorse europee del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI), gestito dal Ministero dell’interno. Il progetto punta ad assicurare capillarmente sul territorio nazionale diritti e opportunità nelle fasi di accoglienza e integrazione ai minori stranieri non accompagnati presenti in Italia valorizzando l’operato dei tutori volontari e degli altri soggetti coinvolti nel sistema di protezione.

Cosa prevede il progetto.

  1. Dati costantemente aggiornati sulla tutela volontaria in Italia: sistema di monitoraggio quali-quantitativo che fornisce informazioni su scala nazionale sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di tutori volontari.
  2. Rete interistituzionale di accompagnamento per i tutori volontari: sono attive unità operative locali in ciascun distretto di Corte d’Appello. Gli operatori – specializzati in materie giuridiche e sociali – acquisiti i bisogni espressi a livello locale, mettono in rete le singole realtà e agiscono per dare supporto al monitoraggio, fare da sportello informativo, offrire aggiornamento e occasioni di confronto con i tutori volontari.
  3. Qualificazione costante delle competenze dei tutori volontari: tenendo conto dei bisogni che saranno espressi da ciascun territorio, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza metterà a disposizione il proprio supporto alle iniziative di garanti, tribunali per i minorenni, prefetture, enti locali, Asl, associazioni accreditate e attori territoriali.
  4. Diffusione dei progetti locali innovativi in materia di tutela volontaria: i saperi, le competenze e le esperienze maturati sul campo saranno oggetto di scambio di buone pratiche a livello nazionale. Saranno diffuse su scala nazionale le iniziative degli attori locali del sistema di accoglienza. Previsti cases study internazionali.
  5. Centro di documentazione e produzione di materiali di orientamento in materia. In programma la redazione di documenti di orientamento generale per tutori, minorenni e per i soggetti coinvolti nel sistema di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati.
  6. Divulgazione dell’esperienza italiana nei Paesi europei. È prevista la diffusione delle buone pratiche e delle esperienze di successo attuate nei territori italiani in materia di tutela volontaria attraverso scambi con istituzioni di altri Paesi europei.

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