quanto loro spetta e faccia rispettare intesa occupazionale. 

“La riunione di domani sia risolutiva. Cupparo e Pepe smettano di fare il gioco delle parti e si ricordino che governano loro. Costringano finalmente Total a rispettare gli impegni presi e ad aprire il fondo, come fatto in passato con la vertenza delle Officine Maraldi SPA, fallita nella fase di costruzione del centro oli a Tempo Rossa, utilizzato da Tecnimont per pagare proprio al posto di Officine Maraldi le imprese lucane.

Il Senatore Pepe, invece, piuttosto che scrivere oggi alla stampa, si rivolga al suo Presidente Bardi e al suo Assessore in giunta che continuano a ritenere non possibile il saldo delle pendenze maturate dalle aziende fallite, nonostante le nostre reiterate istanze e richieste di replicare modelli già applicati in passato. 

La questione dei crediti di Total e Tecnimont alle imprese lucane che hanno operato a Tempa Rossa, risale ai residui debiti certi che, se é vero che grazie all insistenza e pressione esercitata negli ultimi mesi ha registrato un avanzamento, non può ritenersi conclusa e deve riguardare anche i debiti delle aziende subappaltatrici di Technimont fallite che ammontano ad oltre 2.6 milioni di euro.

Solo per ricordare, nell’agosto 2019, sollevavo con forza il problema. Non può esserci, infatti, nessun altro tipo di futuro se non si salda il conto con il passato. I lavoratori e le aziende pretendono il mantenimento degli impegni. La Regione deve sovrintendere anche su questi temi nel futuro inserendo accorgimenti e monitorando sistematicamente il rispetto dei vincoli, provvedendo comunque a saldare le spettanze riconosciute e maturate verso le aziende locali. Altrimenti si sostituisca, ma non faccia pagare il conto ai lucani. 

Sul fronte occupazionale, invece, siamo a fianco di tutti i comuni e in particolare dei 10 comuni (Accettura, Aliano, Anzi, Armento, Castelmezzano, Cirigliano, Laurenzana, Missanello, Pietrapertosa e Stigliano) che sabato 4 luglio hanno organizzato una manifestazione di protesta. I dati presentati al Tavolo della Trasparenza, infatti, sono imbarazzanti e squilibrati per quantitativo di occupati complessivo e distribuzione sul territorio. I cittadini dei dieci comuni letteralmente umiliati. 

“Alle parole ora devono seguire celermente i fatti”, scrivevo il 27 gennaio scorso, riferendomi agli incontri effettuati dalla Regione Basilicata per trovare una soluzione definitiva con la disponibilità di Total e Tecnimont per i crediti non saldati alle imprese di Basilicata. 

Presentai una mozione e ho sollecitato l’emergenza di affrontare la questione delle intese con tutti i comuni della Basilicata da parte di Total e la conclusione urgente della vicenda dei crediti lasciati non saldati da Total-Tecnimont e dai suoi subappaltatori chiedendo audizioni in terza commissione a maggio. Continuando ancora oggi ad auspicare che si sia arrivati a poterla dirimere e risolvere.”

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