campagne-oppido“Il governo regionale intende da una parte rafforzare il legame che in agricoltura esiste fra produzione, distribuzione e commercializzazione e dall’altra sostenere questo importante comparto produttivo andando a compensare, attraverso risorse regionali, i mancati investimenti da parte del governo nazionale”. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi per presentare l’ultimo pacchetto di provvedimenti a sostegno del settore primario. Per l’agricoltura il governo regionale ha approvato bandi per un investimento complessivo di circa 140 milioni di euro.  

In particolare, la Giunta regionale ha approvato oggi il Bando Pubblico per la presentazione dei Progetti Integrati di Filiera. Questo bando mette a disposizione dei comparti produttivi agricoli regionali 90 milioni di euro di quota pubblica, distribuiti su alcune misure dell’Asse 1 (competitività) e dell’Asse 3 (diversificazione delle attività economiche).

La Giunta regionale, inoltre, ha approvato Il Bando “Pagamenti Agroambientali” Azione 1 – sostegno dell’agricoltura integrata” del PSR Basilicata 2007-2013. La misura è finalizzata alla salvaguardia e valorizzazione delle risorse naturali ed ambientali, incentivandone un uso sostenibile per orientare le scelte degli agricoltori verso il raggiungimento di un livello diffuso di maggiore”salubrità” ed eco-compatibilità dei processi produttivi agricoli nei riguardi delle risorse naturali (suolo, aria, acqua,) della biodiversità e della salute umana. La dotazione finanziaria complessiva di questa misura è di 15 milioni di euro.

Un altro bando, sempre approvato oggi, riguarda l’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali ed è rivolto alle imprese di utilizzazione boschiva, lavorazione e prima trasformazione del legno. Con tale azione la Regione intende promuovere investimenti materiali ed immateriali destinati a migliorare il rendimento globale e le performance ambientali dell’impresa. La dotazione finanziaria è di 6 milioni e mezzo di euro. Inoltre, nella prossima finanziaria regionale, risorse finanziarie saranno destinate alle calamità naturali supplendo ad una assenza del governo nazionale. “Nel settore dell’agricoltura – ha aggiunto De Filippo – ci stiamo muovendo, in particolare, con tre azioni: strumenti di ingegneria finanziaria, i bandi per 140 meuro, i sostegni sulle calamità naturali. Anche in questo settore, così come abbiamo già sperimentato per le altre attività produttive, stiamo seguendo uno stesso schema che parte dai bandi per arrivare a sostenere le imprese organizzando fondi di garanzia e facilitando l’accesso al credito”.bosco-pierfaone-8

Nel corso della conferenza stampa l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, è entrato nel dettaglio dei provvedimenti approvati. “Bisogna innanzitutto sottolineare che questi bandi sono stati approvati in perfetta sintonia con tutti gli assessori regionali e grazie all’impegno del presidente della Regione, Vito De Filippo grazie al quale l’agricoltura sta tornando al centro dell’azione istituzionale”, ha detto Viti. Ed ha aggiunto: “L’avviso esplorativo approvato oggi è finalizzato a svolgere un’analisi dal basso dei contesti in cui le produzioni si sviluppano, in modo da far emergere con precisione le azioni che la Regione deve intraprendere in ambito del Piano di sviluppo rurale (Psr) per soddisfare anche i fabbisogni di ulteriori ambiti di filiera. In particolare, i nuovi ambiti che si intendono esplorare sono: quello delle “Filiere delle Aree Protette”, che puntano essenzialmente sulla qualità e che caratterizzano fortemente i territori al cui interno dette aree protette sono ubicate; quello delle “Filiere di prossimità”, finalizzate ad avvicinare i produttori minori al mercato regionale, con specifico riferimento a quello dei capoluoghi di provincia e dei centri maggiori, anche turistici”.

“I bandi – ha detto Viti – sono finanziati dall’Unione europea al 50 percento. Abbiamo pertanto deciso di aiutare le aziende, i privati, a effettuare gli investimenti per il restante 50 percento facilitando l’accesso al credito attraverso Fidagri e fondo di garanzia. Inoltre – ha concluso Viti – dopo una serrata interlocuzione con la Commissione europea abbiamo voluto rendere le procedure più snelle e siamo riusciti ad aumentare la quota del de minimis da 250 mila euro a 500 mila euro offrendo più garanzie alle imprese agricole”.

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