Migranti, dalla Filca Cisl la Costituzione in 10 lingue. L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Unar per promuovere un’autentica integrazione fondata sulla conoscenza delle regole fondamentali della convivenza civile
I principi fondamentali della Costituzione italiana tradotti in dieci lingue. L’originale iniziativa è promossa dalla Filca Cisl in collaborazione con l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, istituito presso il dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, e si propone di favorire l’integrazione dei lavoratori immigrati attraverso la piena consapevolezza dei propri diritti e doveri. Secondo l’ultimo rapporto Caritas-Migrantes in Basilicata lavorano nel solo settore dell’edilizia quasi 2 mila stranieri, provenienti in particolare dall’Europa dell’Est.
“Si tratta di una realtà numerosa, in rapporto alla popolazione residente, e complessa per le problematiche che questa presenza comporta in termini di accoglienza e integrazione”, spiega il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre. “Con questa iniziativa vogliamo promuovere tra i lavoratori immigrati che lavorano nel settore delle costruzioni una piena e incondizionata conoscenza dei diritti e dei doveri. Conoscere le regole alla base della nostra convivenza civile – spiega La Torre – è la precondizione necessaria affinché l’integrazione sociale dei migranti possa diventare una realtà concreta”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il segretario generale della Filca Cisl nazionale, Domenico Pesenti. “Noi ogni giorni incontriamo sui cantieri persone che non hanno la cittadinanza italiana, al Nord oltre il 50 per cento degli occupati in edilizia è immigrata e buona parte delle nuove assunzioni è riferita a persone straniere. Parte da questa consapevolezza il nostro impegno su questo tema. C’è la necessità – continua Pesenti – di informare e tutelare queste persone sul piano della sicurezza e dei diritti contrattuali. L’iniziativa promossa dalla Filca va proprio nella direzione di informare per meglio tutelare i lavoratori immigrati che vivono e lavorano nel nostro paese e nei nostri cantieri”.
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