L’ VIII° Congresso della UIL di Basilicata, ha approvato la relazione del Segretario Generale della UIL di Basilicata, Carmine Vaccaro arricchita dal dibattito e dalle conclusioni del Segretario Nazionale Confederale, Guglielmo Loy.Le società italiana e lucana hanno vissuto una fase di crescita nella seconda metà del secolo scorso, che si è bruscamente interrotta e ormai da due anni sta infuriando una recessione senza precedenti che sta distruggendo migliaia di posti di lavoro e accelerando il flusso migratorio dei giovani lucani verso il Nord e l’estero.

L’VIII° Congresso della Uil di Basilicata, pertanto, considera indispensabile costruire una piattaforma programmatica su cui incardinare un percorso di fuoriuscita della crisi e rilanciare lo sviluppo della nostra regione, per evitare che questa recessione rimanga senza senso.

Una piattaforma programmatica incentrata su lavoro e sviluppo, federalismo e welfare, risorse naturali ed ambientali, giovani e famiglia.

Un nuovo patto che assuma come obbiettivi primari:

la lotta agli sprechi e alle inefficienze;

la valutazione preventiva della produttività della spesa;

la priorità degli investimenti sul rafforzamento del sistema produttivo e sul rilancio dell’occupazione industriale;

la promozione di un economia integrata delle nostre risorse territoriali ed ambientali;

la salvaguardia di un welfare a misura dei più deboli ed indifesi, a cominciare dai poveri, dagli incapienti e dai non autosufficienti.

uno stile generale dei comportamenti della vita pubblica ispirati al rigore, alla trasparenza, alla sobrietà.

La UIL considera strategica la presenza dei grandi gruppi industriali presenti sul territorio e pertanto sollecita la Regione ad utilizzare le risorse per sostenere quelle iniziative produttive che vogliono puntare sulla qualità delle loro produzioni, che vogliono misurarsi sul terreno dell’innovazione di processo e di prodotto, sui settori produttivi capaci di valorizzare l’originalità e la tipicità del “made in Basilicata”, a partire dall’alimentazione per finire alla modernizzazione dell’artigianato, dei prodotti agricoli di qualità e dei vecchi mestieri.

E’ sempre il mondo della produzione il punto da cui partire per impostare efficaci politiche del “buon lavoro”, che sono contenuti nel “Contratto per il Mezzogiorno”.

Sostenere il lavoro, però, significa arginare la deriva della precarietà.

Perciò l’VIII° Congresso della UIL di Basilicata considera un punto di partenza l’accordo sulla riforma del modello contrattuale e propone l’introduzione di un “ Contratto Straordinario di Accesso al Lavoro”, a costi più contenuti, per un tempo limitato in sostituzione di un lavoro precario, magari legato alla fuoriuscita dei lavoratori più anziani dal ciclo produttivo sul modello dello “job sharing”.

Inoltre, la UIL, propone che il 20% dei fondi FAS venga destinato al finanziamento di un “Credito Imposta Occupazione” del valore di 4,4 MLD circa, da spendere nei prossimi cinque anni. Una misura che potrebbe creare in Basilicata almeno ottomila nuovi posti di lavoro.

Occorre sostenere tutti quelli che vengono più colpiti dalla crisi: dai disoccupati, a quelli che aspirano ad una stabilizzazione del loro rapporto di lavoro. La UIL, pertanto, valuta positivamente la stanziamento nella finanziaria di 18 milioni di euro e le misure di sostegno agli Enti interessati alla stabilizzazione degli L.S.U. e degli ex L.S.U..

Relativamente al federalismo fiscale, la UIL esprime forti perplessità sui tempi di attuazione, sul rischio di moltiplicare i centri di spesa e di sottrarre ulteriori risorse alle regioni del Mezzogiorno. Tuttavia, questa riforma potrebbe essere un’occasione per lo stesso Sud se si attuano i principi costituzionali del vincolo di bilancio e della responsabilità degli amministratori in modo da migliorare la loro programmazione, a controllare la spesa, a liquidare sprechi e impieghi parassitari. A questo proposito, il Congresso considera la riforma delle Comunità Montane e quella del Sistema Socio-Sanitario, promosse dalla Regione Basilicata, un solido punto di partenza per mettere i cosiddetti “comuni polvere” nella condizione di potersi aggregare, attraverso le “Comunità Locali” , e per efficientare il Sistema Sanitario Regionale avvicinandolo al territorio e promovendo i poli sanitari di eccellenza.

Ma uno sviluppo duraturo non può fare a meno di un welfare inclusivo che affronti il problema della lotta alla disoccupazione, quello dell’assistenza ai cittadini non autosufficienti e l’integrazione dei lavoratori immigrati che svolgono attività indispensabili nei settori dell’assistenza, dei lavori agricoli, e di quelli edilizi.

La UIL di Basilicata considera straordinario il valore economico delle nostre risorse naturali ed ambientali considerando che la Basilicata produce l’80% della produzione nazionale degli idrocarburi e che la Regione Puglia non può fare a meno delle nostre risorse idriche. La nostra regione deve perciò candidarsi a diventare cerniera del Mezzogiorno peninsulare capace di mettere in rete i sistemi economici meridionali in una logica di complementarietà e sussidiarietà.

Il Congresso, pertanto, sostiene la necessità di riaprire il tavolo di confronto con le compagnie estrattive costruendo un progetto di promozione d’ impresa per la creazione in Val d’agri di un vero e proprio distretto dell’energia.

Fondamentale, poi, per la UIL è la necessità di riequilibrare la bilancia energetica regionale raddoppiando la generazione di energia da fonti non fossili, perché per la Basilicata l’economia verde e una delle sfide più importanti del nostro tempo. Pertanto, il rilancio del settore primario, strettamente collegato con lo sviluppo del turismo, la rivitalizzazione del polo del salotto e dell’automotive di Melfi e la valorizzazione delle risorse ambientali rappresentano obiettivi strategici, grazie anche al patrimonio di risorse umane impegnate nella forestazione e nel progetto “Vie Blu”.

L’VIII° Congresso della UIL di Basilicata, ancora, ritiene che vada prestata grande attenzione alle famiglie e ai giovani, cercando di ricostruire un futuro collettivo capace di impedire il conflitto generazionale.

Infine, il Congresso auspica il rilancio dell’unità sindacale che rimane un bene prezioso. Tuttavia, ciò deve avvenire nella chiarezza degli obiettivi da raggiungere e nel rispetto del pluralismo sindacale.

 

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