Per il componente del Corecom la regione dovrebbe indire una “Conferenza Regionale di servizio sull’Informazione e la Comunicazione” “C’è davvero uno strano modo di fare comunicazione, informazione e formazione deontologica in Basilicata.
Dalla lettura di un editoriale di un direttore di un quotidiano locale di qualche giorno fa, si percepiva lo stato di preoccupazione ed anche le legittime aspirazioni di coloro che impegnati quotidianamente sul delicato fronte dell’informazione, si ritrovano, poi, a vivere con difficoltà le continue trasformazioni e la crisi sociale che come riportato dalla recente relazione annuale dell’Agcom, ha palesemente evidenziato la crisi strutturale della carta stampata, con le notizie che viaggiano molto più velocemente in Internet, nonostante i gap ed il trend negativo della rete digitale dell’Italia e della Basilicata rispetto ad altri Paesi europei”.
E’ quanto ha dichiarato Gianluigi Laguardia, giornalista e componente del Corecom Basilicata, che nell’annunciare la convocazione, del “Tavolo dell’Informazione e della Comunicazione”, per martedì 21 luglio a Potenza, come unanimemente deliberato dal Comitato, ritiene necessario “aprire un confronto sereno ed un dibattito con tutti gli operatori ed imprenditori dell’Editoria lucana, ed i responsabili delle Istituzioni e delle forze sociali, al fine di delineare il quadro complessivo organizzativo del sistema ed individuare quelle sinergie utili a migliorarne non solo i servizi e l’offerta, ma anche la domanda e soprattutto la qualità sempre nel rispetto dei principi della libertà di informazione, previste dalla vigente legge 69/63 e dalla ‘Carta dei Doveri’, che impone sempre una netta separazione e distinzione di quella commistione tra informazione e pubblicità istituzionale che, purtroppo, molto spesso finisce anche per condizionare le notizie”.
“Dal Tavolo- ha aggiunto Laguardia – oltre a fotografare ed esaminare lo status-quo del sistema dell’informazione nella nostra Regione, sarà anche necessario analizzare con gli stessi imprenditori ed editori il disegno di legge, annunciato dalla Regione recante ‘Norme per il sostegno regionale alle imprese di Informazione’, al fine di apportare gli eventuali contributi migliorativi e/o modificativi rispetto al disegno predisposto dalla Giunta regionale, prima della definitiva approvazione da parte dell’Assemblea regionale, per evitare eventuali disparità di trattamenti e misure non congrue con gli effettivi investimenti di chi le notizie, attraverso ad esempio la tv, le radio o il web, si preoccupano di farle arrivare anche oltre i confini regionali per mantenere così quel forte legame con i tanti lucani sparsi nel mondo”.
“Mi auguro – ha continuato Laguardia – che anche nella giornata formativa promossa dall’Ordine dei Giornalisti della Basilicata, per domani 10 luglio, ed alla quale interverranno quali relatori il presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella, ed il collega giornalista pubblicista, nonché presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, verranno esaminate tali tematiche, dando priorità più alle questioni deontologiche e della libertà dell’informazione che interessano i circa 1000 giornalisti lucani, anziché, limitarsi, magari con una semplice passerella istituzionale, a soffermarsi per parlare di una bozza di provvedimento che, invece, interessa le sole imprese di informazione lucane”.
“Sarebbe auspicabile – sempre a parere di Laguardia – che unitamente all’importante provvedimento di sostegno alle imprese di informazione in fase di approvazione, su cui il Corecom sarà chiamato a vigilare e monitorare anche per gli eventuali sostegni alla stampa quotidiana, periodica e free press, oltre a quelli previsti dalla vigente legge istitutiva n. 20/2000 per radio e tv, la Regione Basilicata, arrivi ad indire, magari sempre con il coinvolgimento del Corecom e di tutte le forze produttive e sociali della Basilicata, la prima ‘Conferenza Regionale di servizio sull’Informazione e la Comunicazione’, in cui oltre alle tematiche che interessano solo alcuni attori, si possa fare l’analisi compiuta di quanto fatto e si possano programmare quelle misure necessarie previste dall’Agenda digitale, per consentire a tutti i Lucani di usufruire di quei servizi efficienti ed efficaci che possono contribuire allo sviluppo ed alla crescita delle nostre comunità con concreta innovatività ed una società digitalizzata come ribadito dall’Unione europea con i cospicui investimenti previsti”.
“E’ impensabile – ha concluso Laguardia – avviare qualsiasi rivoluzione culturale e sociale, senza il concreto coinvolgimento fattivo dei veri fruitori di tali innovativi settori che possono contribuire a far fare un passo in avanti ad una Basilicata ancora troppo radicata tra logiche oramai superate sia dall’evoluzione delle moderne tecnologie ma anche dalla sempre più veloce ed innovativa comunicazione”.(ACR)
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